Un “cast” davvero incredibile, quello di questa edizione dei Grammy Awards 2015, avvenuta nella notte tra l’8 e il 9 febbraio, orario italiano: una carrellata di stelle e ospiti speciali che ha messo quasi in secondo piano l’aspetto principale della serata, i premi. Che comunque sono andati in gran quantità a Sam Smith, l’astro nascente della musica anglosassone. Il cantante si è portato a casa quattro Grammy su sei candidature, sbaragliando anche la collega e amica Taylor Swift, nonostante il successo di 1989.
Smith, una delle nuove proposte della musica internazionale, ha saputo lasciare indietro anche le star più popolari di lui: la sua Stay With Me, infatti, tra le altre cose è stata premiata “Canzone dell’anno”, categoria a cui erano candidate hit come All About That Bass di Meghan Trainor, Shake It Off di Taylor Swift e Take Me To Church di Hozier. Tanto per farci un’idea di quanto può valere questo giovane artista.
La vera sorpresa della serata, comunque, non sono state tanto le nomination o i premi assegnati quanto le esibizioni che si sono alternate sul palco, molto attese dal pubblico di tutto il mondo. A partire da Madonna e la sua recentissima Living For Love: la regina del pop si è esibita con il look da “torera sexy” che ha usato nell’omonimo video e ora aspettiamo che si scatenino i commenti di chi continua a chiedersi: “Alla sua età?!?”. Sì, alla sua età lo fa ancora…
La stessa Madonna non è riuscita a trattenersi dal ballare sul posto quando sul palco sono saliti Rihanna, Paul McCartney e Kanye West con il loro ultimo successo, FourFiveSenconds. Look total black per questo incredibile trio, perché il nero non passa mai di moda, così come i Beatles… Non solo Miss Ciccone ma tutto il pubblico non ha potuto trattenersi dal muoversi a ritmo di musica durante questa performance. Rihanna oltretutto è stata premiata come “Best rap collaboration” per la sua Monster, eseguita con il collega Eminem, il quale si è aggiudicato anche il “Best rap album” con The Marshall Mathers LP2.
Una kermesse aperta dagli AC/DC, in fondo, nasceva già sotto una buona stella. Per questo evento la band ha “rispolverato” l’ex batterista Chris Slade, visto che Phil Rudd se la sta vedendo brutta con problematiche questioni legali. La qualità degli artisti che si sono esibiti sul palco è stata decisamente alta: oltre agli AC/DC e a Lady Gaga con l’inseparabile Tony Bennett, c’è stata anche l’attesa performance di Katy Perry, reduce dal successo del Super Bowl 2015, con una canzone molto intensa e intima sulla paura di vivere, By the grace of God.
Mentre William Pharrell ha raccolto un bel po’ di premi (“Best urban contemporary album” con Girl, “Best pop solo performance” e “Best music video” per Happy) e la coppia Beyoncé “featuring” Jay Z si è aggiudicata i titoli di “Best R&B performance” e “Best R&B song” per la loro Drunk In Love, Ariana Grande ha potuto dare ennesima prova delle sue doti canore con Just A Little Bit Of Your Heart. Molti i momenti toccanti della serata, dal messaggio del Presidente Obama contro la violenza domestica al ricordo commovente dell’attore Robin Williams, uno dei lutti più sofferti del 2014.