In una lunga e interessante intervista realizzata per Repubblica da Luca Valtorta, Giuliano Sangiorgi, voce dei Negramaro, ha svelato qualche dettaglio in più sul nuovo disco, in uscita il 25 settembre, La rivoluzione sta arrivando. Un titolo un po’ “pretenzioso”, forse, che rimanda la mente a grandi progetti, aspettative e cambiamenti politici, ma che lui ha spiegato così: “In realtà parla di una cosa semplicissima: sono le piccole cose che cambiano il mondo“. Dunque poche parole per racchiudere molti contenuti importanti, volendo anche politici, ma non solo: “C’è una crisi? – ha proseguito il frontman del gruppo – Guardiamone la bellezza che sta nella forza che hanno gli essere umani di continuare a lottare finché non riescono a cambiare le cose: questo per me significa vivere una vita degna“.
Nessuna collaborazione all’interno del disco, a quanto pare, dopo i prestigiosi duetti che Giuliano ha già realizzato con colleghi del calibro di Elisa, Jovanotti, gli Afterhours e il jazzista Raffaele Casarano. Non sono previsti ospiti, insomma: “Volevamo che fosse il nostro disco”. Un album “pieno di vita”, così lo descrive l’artista, che nasce però dal dolore derivato dalla perdita del padre: “Le canzoni hanno una profondità tale che alla fine sono paradossalmente diventate leggere. Dopo tutta la sofferenza un giorno mi sono svegliato e ho capito che la morte è una parte della vita e quindi bisogna vivere e basta, nonostante tutto”.
Il posto dei santi viene citata come la traccia più significativa, in questo senso, anche se Sangiorgi ha spiegato che il brano può sembrare apparentemente leggero, anticipando anche il suo ritornello (Vivere non è abbastanza se non c’è una danza). Un pezzo quasi rap, ha sottolineato il cantautore, sul genere di Mentre tutto scorre, ma la morte è presente anche in Onde, altra traccia del disco, dove l’onda viene usata come immagine metaforica per rappresentare ciò che sembra distruggersi, per poi rinnovarsi .
Contenuto nell’album, poi, il brano Lo sai da qui, dedicato proprio al padre di Giuliano: “Dice delle cose precise della sua personalità che avrei voluto dirgli quando stava qua“. Nel disco, tuttavia, trova spazio anche il tema dell’amore, non solo in Attenta, il secondo “assaggio” che ha anticipato l’album dopo Sei tu la mia città, ma anche in L’amore qui non passa, che fa riferimento a “quei posti in cui non passa l’amore ma anche posti di cui nonostante tutto ci si può innamorare perché l’amore non passerà mai”.
La rivoluzione sta arrivando, a quanto sembra, rappresenta in qualche modo la summa della produzione artistica dei Negramaro e contiene quel tipo di influenze che maggiormente hanno contribuito alla formazione della band, dagli U2 all’elettronica, passando per i Cure. A questo punto non rimane che attendere l’uscita del disco, pronti ad affrontare l’ascolto con maggior consapevolezza dopo queste importanti anticipazioni.
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