Tema: The Voice, 3° Live Show. Svolgimento: lunga vita ai duetti con i coach. Sembra essere questo il valore aggiunto del talent di Rai Due. Rispetto a X-Factor qui lo show appare più contenuto (nonostante le pregevoli coreografie messe in scena dall’ottimo Laccio) e vedere sul palco J-Ax o Noemi, Pelù o la Carrà cantare al fianco dei propri ragazzi, beh… fa un certo effetto. Bello, soprattutto, il tributo che l’ex Articolo 31 fa a Rino Gaetano: “Nei suoi album erano tutte hit, dalla prima all’ultima…“. Come contraddirlo? Passiamo alla gara. Vanno a casa Esther, Federica, Gianmarco e Valerio, tutti e quattro papabili semifinalisti: la grande sorpresa è ancora Giorgia Pino, che Noemi decide di ‘conservare’, mentre a questo punto è Stefano Corona il grande favorito per la vittoria finale. E Suor Cristina? Sul palco ha una band speciale: i The Vamps la assistono nel rock di “Livin’ on a prayer” dei Bon Jovi, ma – a nostro avviso – non basterà per diventare ‘La voce d’Italia’. Scommettiamo…?
The Voice, il 3° Live Show
Sono rimasti in otto: Tommaso Pini e Giuseppe Maggioni per il Team della Carrà, Giacomo Voli e Daria Biancardi per la squadra di Piero Pelù, Suor Cristina Scuccia e Dylan Magon per J-Ax, Stefano Corona e Giorgia Pino per il Team Noemi. Il 3° Live Show di The Voice of Italy regala nuovi verdetti e accoglie ancora una volta ospiti parecchio appetiti dal pubblico dei teenager: Ed Sheeran e, soprattutto, la giovane band britannica dei The Vamps.
Giudizi? La vittoria di tappa, per usare un termine caro al ciclismo, va a Dylan: la sua è stata la performance più ‘incuriosente’ della serata. Bravo Stefano, forse la migliore esibizione per lui dopo la Blind e bravo anche l’eliminato Gianmarco Dottori, che non dispiace in una “Amarsi un po’” priva di chitarra.
E adesso?
Suor Cristina Scuccia non vincerà, lo ripetiamo da 3 mesi. Ha già vinto e, come scritto ieri sera sui social, avrebbe poco senso ‘farla vincere’ due volte. Vive di luce propria, sarà così a lungo. Puntiamo su Stefano, con Tommaso e Giacomo appena dietro. Come nella prima edizione, anche quest’anno i coach sembrano voler dare maggiori possibilità a chi, fuori, sarebbe penalizzato: di qui la scelta di mandare a casa gente come Valerio e Gianmarco, artisti già ‘costruiti’. Tra pochi giorni noi di Velvet andremo a far visita al Team Noemi: consegna anticipata della Corona…?
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