Dopo la messa in vendita dei biglietti dei Coldplay per il concerto a Milano del 3 luglio 2017 ci sono state una valanga di polemiche, visto che il live è stato sold out in pochi minuti. Com’è possibile? Subito è scoppiata la polemica, per questo motivo è stata aggiunta anche un’altra data…
Nuove polemiche per quanto riguarda il concerto dei Coldplay a Milano previsto per il 3 luglio 2017 allo Stadio San Siro del capoluogo lombardo (LEGGI ANCHE: COLDPLAY IN CONCERTO A MILANO: TUTTE LE INFO SULLA PRIMA DATA UFFICIALE). Si è parlato tanto del prezzo dei biglietti troppo alto (LEGGI ANCHE: COLDPLAY A MILANO, I BIGLIETTI COSTANO TROPPO? SUL WEB UN EVENTO “PER I POVERI”), eppure sono subito finiti a pochi minuti dall’inizio della vendita. Possibile che sia stato sold out in breve tempo?
Qualcosa di strano c’è, visto che qualche ora dopo gli stessi biglietti sono stati trovati a prezzi stellari (il triplo, ma in alcuni casi anche sedici volte la cifra originale) sul mercato parallelo e non autorizzato di vendita ticket per concerti. Pare che l’organizzazione abbia chiesto all’Antitrust di “valutare – si legge su La Stampa – il comportamento della società di vendita on-line e di mettere in atto strumenti e misure necessarie per evitare che migliaia di biglietti siano acquistati e successivamente rivenduti anche a prezzi spropositati su circuiti secondari” (LEGGI ANCHE: COLDPLAY, TRUFFA DEI BIGLIETTI PER I CONCERTI IN ITALIA?).
Per la gioia di tutti i fan però Live Nation ha annunciato su Twitter una seconda data: il giorno successivo sempre al Meazza. Peccato però che anche i posti per questo evento sembrano essere terminati. “Sul sito Viagogo – si legge in una nota – il prezzo più basso attualmente disponibile è 166,82 euro per un biglietto all’anello verde, circa 3 volte il prezzo originale. Il problema però è che si sale vertiginosamente superando i 200, i 300 euro, fino all’assurda cifra di 1780,94 euro per l’ambito anello rosso, ovvero 16 volte la cifra originale. Il Codacons presenta esposto alla Procura della Repubblica di Milano affinché vengano appurate eventuali ipotesi di reato e vengano duramente sanzionati tali soprusi“.
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