Fabi Silvestri Gazzè sono il frutto più bello di anni in cui artisti della scena italiana avevano deciso di avvicinarsi per buone cause, ma quasi mai per progetti musicali (discografici) concreti. “Il padrone della festa” è un album a sei mani, una roba mostruosa. E l’accezione è magnificamente positiva. Uscirà martedì 16 settembre (co-produzione Sony/Universal Music), da padrone diverrà padre di un tour a due vie, quella italiana (LEGGI QUI) e quella internazionale (LEGGI QUI). Maturità e consapevolezza nelle parole del trio romano che ieri pomeriggio ha presentato il disco in anteprima assoluta a Roma, in Piazza della Quercia: “Quello che stiamo facendo è un po’ il nostro Banana Republic“, hanno dichiarato. Chissà cosa ne pensa Francesco De Gregori, Dalla siamo certi che approverebbe con un sorriso sincero e felice.
Gli anni Novanta
E’ quello il periodo in cui tre ragazzi romani, Niccolò Fabi, Daniele Silvestri e Max Gazzè si avvicinano – quasi per caso – approfittando del grande fermento in cui viveva la scena musicale capitolina. “Tra le tante idee di tutti questi anni c’era quella di costruire un album insieme“. Piazza della Quercia è uno spazio senza tempo, semplice, fresco, informale. Giornalisti, fotografi, curiosi, fan, amici. Sì, perché il vantaggio di fare qui – nel cuore della città – questo piccolo show di musica e parole ha il vantaggio di riscuotere uno scontato e fragoroso riscontro. La gente, tutta, ha voglia di abbracciarli, di ascoltarli… Come detto in apertura, questo lavoro a tre è certamente pionieristico e potrebbe/dovrebbe ispirare tanti giovani che quasi si ostinano a lavorare in solitaria.
Tempo fa, quasi per scherzo, noi di Velvet abbiamo paragonato il trio Fabi Silvestri Gazzè al celebre Rat Pack di Frank Sinatra, Dean Martin e Sammy Davis Jr. Un gioco, più che un azzardo. Epoche diverse, personaggi ‘lontani’. Anche se siamo certi che la tv odierna (la Rai in primis) farebbe carte false per assicurarsi un grande show con protagonisti i tre cantautori romani…
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Il tour (doppio)
Ogni disco che si rispetti, oggi, è preambolo ad una tournée. Perché la musica live vende (e piace) di più alla massa 2.0. Colpa anche della crisi, meglio spendere 30 euro per un concerto e non 20 per un album. Vox populi. Fabi Silvestri Gazzè si esibiranno live in Italia e all’estero. Saranno grandi feste.
(PH. Samantha Suriani – Velvet Music)
