Un Walter Savelli completamente rasato a zero fa capire che la matrice di questa puntata sarà essenzialmente rock. Un rock magari accennato, ma profondamente italiano, vicino ai suoi trascorsi accanto all’amico Claudio Baglioni. Il ritorno di Bruce Springsteen in Italia stimola la mente del musicista toscano e lo fa tornare indietro nel tempo, al famoso concerto del 1988, quando a Torino sul palco di Amnesty International ebbe l’onore, il privilegio, di suonare al fianco di alcuni mostri sacri della musica internazionale. Abbiamo fatto il nome del Boss, ma non possiamo dimenticare signori come Youssou N’Dour, Tracy Chapman, Sting e Peter Gabriel. Ma andiamo a Torino, adesso: Claudio e Walter sono in camerino, chi bussa alla porta…?
Piano, pianissimo: Via
A 25 anni di distanza dal mega evento di Torino, Savelli racconta così alcuni momenti del backstage: “Ero in camerino con Claudio, stavamo preparando la scaletta. A un certo punto qualcuno bussa alla porta: timidamente entra Bruce Springsteen con la sua chitarra e ci fa sentire il brano che tutti avrebbero poi dovuto suonare insieme a fine concerto. Vedere il Boss che sistema accordi e melodia, una scena anomala per me… Subito dopo Baglioni mi chiese di fare qualcosa di particolare per uno dei suoi brani, e così scegliemmo Via“.
Nacque, così quel particolare assolo di piano che poi avrebbe accompagnato Claudio in tutti i concerti a venire: il suo pezzo più “rockeggiante”, quello che chiude di solito ogni scaletta dei suoi live in giro per il mondo. E che adesso lo porterà ancora una volta Con-Voi…
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