Piano pianissimo, Velvet suona a Walter: Seconda Puntata

Eravamo partiti col Made In Italy, sembrava cosa buona e giusta. Renato Zero e “I migliori anni della nostra vita”, un brano entrato nella storia popolare della musica italiana, con armonia eccelsa, resa ancor più brillante dal gioco al pianoforte del nostro Walter Savelli. La seconda puntata di “Velvet Suona A Walter” è una sorpresa bellissima, una vera chicca per intenditori. Adatta a tutti quelli che amano guardare dal buco della serratura per carpire il lato oscuro delle canzoni più note, più suonate, più celebrate. Adatta anche, e soprattutto, a chi di musica se ne intende nella pratica, chi ha a che fare tutti i giorni con quei maledetti (benedetti) 88 tasti in bianco e nero…

Piano, pianissimo: Let it be

Il pianista di Claudio Baglioni regala una versione davvero originale di “Let it be” capolavoro dei Beatles: oltre 40 anni (1970) per questo pezzo composto principalmente da Paul McCartney. Sì, proprio lui, l’amico di Walter. Insieme qualche anno fa durante una lunga serata di cazzeggio decisero di suonare un po’ di “cosette”. Tra queste la beatlesiana sesta traccia dell’album omonimo. Ora ne esce fuori un accenno di blues che strizza l’occhio al jazz, l’impronta è quella classica dell’improvvisazione, di chi – tra un bicchiere di vino e una chiacchiera – appoggia le dita sul piano e butta giù quel che viene.

LEGGI L’INTERVISTA A WALTER SAVELLI

Una breve esibizione per Savelli, più vivo e creativo che mai, una seconda giovinezza compositiva e una freschezza di idee che, recentemente, ha portato al progetto del “Concerto Privato“. Di questo e di altro abbiamo parlato qualche settimana fa. Adesso godetevi questa versione di “Let it be”, anzi, se siete pratici dello strumento, provate anche voi qualche virtuosismo. Magari uscirà fuori una cosa ancor diversa e ugualmente interessante… Piano, pianissimo. Ovviamente.

(foto by facebook)

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