Michele Bravi, da X Factor alla rinascita sul web: “Ecco come ho superato la crisi”

Michele Bravi, vincitore di X Factor 7 e ora star del web grazie a Youtube, racconta la sua storia a ‘Corriere Tv’ tra crisi e rinascita: “Io, ripartito grazie al web, devo tutto a chi ha il piacere di ascoltarmi”.

Consegnata agli archivi la prima puntata live della nuova edizione di X Factor (LEGGI ANCHE: X FACTOR 10, PRIMO LIVE: ELIMINATO DIEGO, GIALLO SU ROSHELLE E FEDEZ), che ha sancito l’eliminazione di Diego Conti, il vincitore di X Factor 7 Michele Bravi ha raccontato la sua storia a Corriere Tv, tra la crisi dopo il successo nel talent e la rinascita grazie a Youtube. All’intervistatrice, che gli ricordava una sua precedente intervista in cui dichiarò: “Il web mi ha salvato”, Bravi ha così risposto: “Io sono ripartito dal web dopo una parentesi non del tutto fortunata. Sentivo di avere la necessità di trovare una piattaforma che mi consentisse di entrare in contatto con le persone che avevano piacere di ascoltare un mio disco o di venire ad un mio concerto”.

Il percorso di Michele Bravi, dalla tv al web, è opposto a quello compiuto da tanti altri suoi colleghi. Il cantante lo ha spiegato così: “Sono partito dalla televisione e sono arrivato sul web, compiendo un percorso strano, all’inverso rispetto al solito. La tv rappresenta comunque, per me, il porto da dove sono partito. Qualcuno mi ha tarpato le ali? In realtà nì, forse, avendo vinto il talent all’età di soli 18 anni, ero anche io impreparato. Questi sono stati anni in cui ho iniziato ad approcciarmi a questa passione più come professione. Più che la forza, ho avuto la fortuna di ripartire”.

Infine, Michele Bravi ha raccontato il suo rapporto col pubblico: “Devo tutto alle persone che vengono ad un mio concerto e che ascoltano un mio disco. Come ho fatto a ricatturare il pubblico dopo il momento di crisi? Non saprei che descrivere questo meccanismo in maniera molto confusionaria. Io ho iniziato senza troppe pretese a raccontare che stavo scrivendo un disco nuovo, con nuove sonorità in testa e le persone, con mio stupore, hanno iniziato a partecipare a questo racconto. Il web è la piattaforma più democratica che esista. Se hai una storia da raccontare ed un minimo di qualità da offrire agli altri e se questi possono riconoscersi nella tua storia, le cose vanno da sole. A me, ora, le cose stanno andando bene”.

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