I Take That tornano in Italia dopo il successo del singolo These days (ASCOLTA) e del video di Get ready for it (GUARDA QUI), canzone realizzata per la colonna sonora del film Kingsman: Secret Service, in uscita nelle sale italiane il 25 febbraio. Il trio, inarrestabile nonostante l’uscita di Robbie Williams e di Jason Orange dalla band, sarà in Italia il 13 ottobre 2015.
Si concluderà con questa tappa nello Stivale il tour europeo annunciato oggi, 26 gennaio, dalla band. Danimarca, Austria, Svizzera e tante tappe in Germania, poi finalmente l’Italia, che ha sempre dimostrato una calda accoglienza per la boyband inglese. L’appuntamento è al Mediolanum Forum di Assago (Milano) e i biglietti saranno in vendita dalle ore 9 di venerdì 30 gennaio sul sito Ticketone.it oppure, dal giorno seguente, presso i punti vendita TicketOne.
Gary, Mark e Howard, i “superstiti” della storica formazione nata negli anni ’90, hanno già dato prova della loro presa sul pubblico con il loro ultimo album, III (tre, come i componenti rimasti in ballo), che ha registrato un record di prevendite nel 2014, anche se la mancanza di Robbie si fa avvertire nella globalità dell’album (che comunque rimane un discreto prodotto di musica pop). I tre si sono detti entusiasti del loro lavoro per la pellicola Kingsman ma progettano “in grande” e parlano anche di un sogno nel cassetto: scrivere un pezzo per la colonna sonora del prossimo film di James Bond (anche se la concorrenza, solitamente, è molto agguerrita quando si parla di 007).
“Mi piacerebbe da morire scrivere il tema per il film di Bond“ ha recentemente dichiarato Howard Donald. Un consiglio, poi, per i loro “nipotini”, i One Direction: “Penso che debbano stare uniti – ha risposto Gary a chi gli chiedeva cosa avrebbe potuto dire alle boyband di nuova generazione come i 1D – quando qualcuno all’interno di una band ha dei problemi, i compagni non devono mai ignorarlo. Bisogna discuterne fra i membri, senza coinvolgere necessariamente i manager“. L’allontanamento di Robbie prima e di Jason poi deve aver lasciato un segno nel cuore dei tre componenti rimanenti, nonostante questi siano decisi a non lasciarsi abbattere.
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