Il Califfo torna al Sistina nel 2013: tra Fiorello e Julio Iglesias…

Se voglio un corpo e un po’ d’affetto faccio un giro cerco un letto e una donna che ci sta…“. Sarebbe stato più facile partire con “Minuetto”, o “Tutto il resto è noia”. Invece questo estratto di “La mia libertà” ci avvicina immediatamente all’uomo Califano: una vita passata sempre a stretto contatto con il pubblico, un rapporto viscerale, dove il personaggio diventa quasi maestro di vita. Una vita da duro che sbaglia, che ama tutto alla follia e che non si contiene, privilegiando la libertà. Franco torna al Sistina, a marzo: in attesa dell’evento, ecco una chicca dalla rete…

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La valigia sul letto…

Nel 2001 i Delta V incisero una versione di “Un’estate fa” che ha ottenuto un grande successo, contribuendo così a rilanciare il nome di Califano, anche tra i più giovani. Fiorello è, soprattutto, colui che ha dato una botta positiva, una seconda vita al Califfo: la splendida e divertente imitazione che lo showman è solito includere nel proprio repertorio risulta ancora molto appetita. A parte la geniale trovata di Franco che si leva alle 4 del mattino e mangia tutto quel che trova per casa, Rosario è riuscito poi ad andare oltre, mischiando generi e personaggi completamente diversi…

La sentenza di Rolling Stone

Sorpreso e inorgoglito, si ritrova al 57esimo posto fra gli italiani che hanno venduto più dischi nella loro carriera. Stiamo parlando di uno che ha alle spalle una produzione immensa, quasi infinita: mille canzoni, alcune entrate di diritto nel canzoniere popolar nazionale (E la chiamano estate, La musica è finita, Una ragione di più, Minuetto, Questo nostro grande amore, Semo gente de borgata, Un grande amore e niente più, Tutto il resto è noia) e una vicenda personale molto amara, chiarita – come spesso accade – un po’ in ritardo (gli arresti del ’70 e dell’83 per stupefacenti, seguiti da un proscioglimento).
Dicevamo, tante canzoni di successo scritte per altri, da Ornella Vanoni (La musica è finita e Una ragione di più), a Mia Martini (Minuetto), da Bruno Martino (E la chiamano estate) a Fred Bongusto (Questo nostro grande amore), Califano è un mito che non tramonta. Cambia colore, non sarà forse un sempreverde, ma appassiona, come artista, come uomo, come persona. Come personaggio lo fa da quando ha iniziato a fare questo mestiere. “Una donna innamorata anche quella più pulita prima o poi le corna te le fa tanto vale andare avanti e trattare con i guanti solo questa libertà…“.

(foto by kikapress.com)