Sanremo 2015, Carlo Conti presentatore: annuncio del direttore Giancarlo Leone

Pippo Baudo c’aveva provato, intervistato da Daria Bignardi a ‘Le Invasioni Barbariche’, a proporre una sua candidatura per il Festival di Sanremo 2015. Come presentatore, sia chiaro. Nulla da fare, perché al 99,9% sarà Carlo Conti a salire sul palco del Teatro Ariston e condurre, così, un’edizione – si spera – più vicina alla musica rispetto a quella di quest’anno. Niente di ufficiale, nessun contratto firmato, ma a questo punto pare praticamente tutto fatto: Conti viene dal mondo della radio, anche in tv ha spesso condotto programmi di musica (v. I Migliori Anni e i Wind Music Awards), ma sarà realmente pronto per una platea come quella del Festival?

La notizia era nell’aria già da un bel po’: in coda al Sanremo di Fazio, il suo e quello di Fiorello erano stati i nomi fatti dalla direzione per il 2015. Bonolis si era tirato fuori dai giochi (ma tornerà in futuro, pochi dubbi a riguardo). Tocca a Carlo Conti, insomma: la notizia che è stata confermata dal direttore Giancarlo Leone, durante la presentazione alla stampa del nuovo varietà di Raiuno Si può fare, condotto proprio dall’anchorman toscano.

Carlo Conti condurrà Sanremo 2015

Sarà lui a presentare il Festival di Sanremo 2015. Carlo Conti il prescelto di Giancarlo Leone, direttore di Rai Uno che, davanti ai giornalisti, dichiara: “Dissi che ne avrei parlato entro un mese con Fazio per un nuovo progetto. L’ho incontrato e Fazio ha ritenuto di lavorare per un progetto ma non per il 2015. Devo ancora fare passaggi formali, ma è ovvio che la prima scelta sarebbe stata ed è Carlo Conti. Gli ho chiesto un progetto e sono sicuro che l’anno prossimo lo faremo“.

La Direzione Artistica

Sanremo 2015 è già partito: impossibile fare pronostici sugli artisti in gara, probabilmente cambierà la formula, con una sola canzone in gara, al posto del doppio brano “pensato” da Fabio Fazio in questi ultimi due anni. Un’edizione che, forse, non vedrà Carlo Conti alla direzione artistica, con un possibile ritorno di Gianmarco Mazzi in sella a quel Festival che in epoca Clerici-Morandi registrò buoni ascolti e buoni riscontri da parte del pubblico. La cosa più importante resta e resterà sempre la qualità delle canzoni: a Conti chiediamo brani che sia più semplice fischiettare per strada, non piccoli (e presunti) capolavori fine a se stessi. Perché Sanremo è Sanremo (?).

(foto LaPresse)