Modà, gli esordi: “Dimmi che non hai paura”, video amarcord (2003)

Sono passati circa dieci anni, sono tanti se andiamo a controllare i passi fatti lungo un percorso costante, entusiasmante. In crescendo. Erano anni in cui Kekko Silvestre ‘vestiva’ alla Bono Vox, occhiali e pettinatura vagamente riconducibili al frontman degli U2), anni in cui i Modà avevano un sound meno apocalittico dei giorni più recenti. Eppure già riscuotevano grandi consensi, soprattutto dal pubblico: una buona base sulla quale costruire i grattacieli del proprio futuro. E’ grazie al cofanetto CD+DVD dal titolo “Le origini” se possiamo andare a ri-scoprire tracce live e montaggi in DVD di varie esibizioni Radio & Tv della formazione milanese: una piccola opera messa in commercio nell’autunno 2010 dalla New Music, loro prima etichetta discografica.

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La forza dei Modà è stata (ed è ancora) quella di fare musica attraverso una grande sincerità, senza fronzoli, comunicando in maniera diretta, con canzoni vicine al linguaggio dei giovani. Qualità, ottima presenza sul palcoscenico, melodie riconoscibili: non è un caso se Gaetano Curreri ha recentemente accreditato loro e i Negramaro quali eredi degli Stadio (LEGGI QUI L’INTERVISTA).

Sono passati oltre 10 anni dal primo EP (a tiratura limitata) “Via d’uscita”, disco che conteneva sei brani inediti e che venne commercializzato nel Nord Italia, principalmente nell’hinterland milanese. Fu grazie a una intensa attività live che i Modà riuscirono a farsi notare e ottenere, così, un primo passaggio televisivo nel programma Rai “Con tutto il cuore”. Poi arrivò il primo, vero, album e l’esordio a Sanremo, nel 2005. Prima della partecipazione al Festival, i Modà pubblicarono il loro primo album, “Ti amo veramente”, accompagnato dal singolo “Dimmi che non hai paura”. E’ proprio questo il brano che vi abbiamo fatto ascoltare (e vedere), attraverso il montaggio del DVD “Le origini”, uscito il 26 ottobre del 2010.

Un successo, quello della band di Kekko Silvestre, che non può meravigliare la critica: ogni artista fa storia a sé, è chiaro, ma il pubblico s’innamora delle canzoni, il pubblico vuole cantare. Succedeva negli anni ’70 con i brani da falò del primo Lucio Battisti, procedeva negli anni ’90 con il fenomeno 883. Il resto sono chiacchiere di una critica musicale che, a volte, ama eccessivamente specchiarsi.

(foto by facebook)