Bruce Springsteen & Lorde: cover di “Royals” in Nuova Zelanda [VIDEO]

C’è chi compone e chi scompone e, poi, ricompone. A sua immagine e somiglianza. Bruce Springsteen, per l’esattezza: il Boss ha meravigliato la folla di Auckland, inserendo nella scaletta del suo ultimo concerto in terra neozelandese uno dei brani più amati degli ultimi mesi, quella “Royals” che ha fatto la fortuna della talentuosa quanto giovane Lorde. Chitarra, armonica e grinta, tanta tanta grinta: Springsteen, reduce dalla pubblicazione del suo disco “High Hopes” è impegnato in un tour che lo ha visto protagonista anche in Australia, allo stadio ha opportunamente cambiato alcune parole del testo del brano, definendosi “King B”…

“Royals”, canta…Bruce Springsteen!

Bruce Springsteen è un vecchio lupo da concerto, un vero e vivo animale da palcoscenico: sa bene quanto sia importante far partecipare il pubblico, di qui la scelta di omaggiare, allo stadio di Auckland, la cantante neozelandese Lorde, suonando e cantando una cover (davvero bella) del celebre brano “Royals”. Il Boss, in passato, aveva tributato omaggi ad altri artisti, con “Highway to hell” degli AC/DC o “Stayin’ alive” dei Bee Gees: quest’ultima ha trovato posto anche durante il concerto australiano.
Il concerto di Auckland era il secondo del tour di Springsteen in Nuova Zelanda ed il primo dopo undici anni dall’ultimo live in città. Come abbiamo scritto pochi giorni fa, il Boss ha annunciato l’uscita di un EP per il Record Store Day, con ben quattro inediti

LORDE CANTA “ROYALS” @ GRAMMY AWARDS 2014 – GUARDA IL VIDEO

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“Royals” cambia forma, ma mantiene intatto il proprio, elegante, contenuto. La chitarra acustica e l’armonica di Bruce Springsteen non intaccano la hit di Lorde, anzi ne accrescono il valore, la portata melodico-armonica. La cover ha, una volta di più, confermato quanto Bruce sia attento all’attualità musicale: a Auckland è riuscito nell’impresa di donare al pezzo di Lorde un’atmosfera nuova, quasi da canzone di protesta. Chapeau, Boss.

(foto AP/LaPresse)