La ricostruzione del pm ha chiarito cos’è successo nelle ultime ore a Cranio Randagio, prima della sua scomparsa: omissione di soccorso? A quanto pare gli amici non sarebbero coinvolti nella sua morte. Ma sarà davvero così? Ecco cos’è successo nel dettaglio.
Vittorio Bos Andrei meglio conosciuto come Cranio Randagio è venuto a mancare nel corso di una festa con alcuni suoi amici. Il cantante (che ha partecipato alla nona edizione di X Factor) è stato trovato senza vita nella mattina di sabato 12 novembre 2016 nell’appartamento di un amico nel quartiere Balduina di Roma (LEGGI ANCHE: X FACTOR, MORTO UN EX CONCORRENTE. GIALLO SULLA SUA SCOMPARSA). La madre Carlotta Mattiello ha lanciato un vero e proprio appello: “Perché nessuno rispondeva al telefono di mio figlio che squillava – ha dichiarato, come riporta TgCom – squillava in quella casa privata? Perché stava male e nessuno mi ha avvisato? Perché nessuno ha detto niente? Perché i soccorsi sono stati chiamati in ritardo?” (LEGGI ANCHE: CRANIO RANDAGIO, PARLA LA MADRE “PERCHÉ STAVA MALE E NESSUNO MI HA AVVISATO?”).
A distanza di qualche settimana il pm Maria Rosaria Guglielmi ha ricostruito quanto accaduto e gli amici non sembrano essere coinvolti. Dopo i festeggiamenti per il compleanno di Pierfrancesco Bonolis sono rimasti in tre a casa la mattina dopo: il festeggiato, il rapper e un terzo amico. I due si sarebbero svegliati verso le 13.55 e avrebbero chiamato subito il 118, accorgendosi che Vittorio non respirava più ed era cianotico. “Sono le 14.08 circa – riporta La Repubblica – ci hanno messo meno di un quarto d’ora. Adagiano Vittorio sul pavimento, sul suo corpo non ci sono segni che possano far pensare a un trauma o a una violenza: provano a rianimarlo per un tempo assai lungo, giudicando quindi che il suo cuore si sia fermato da poco“.
Cade così l’ipotesi di omissione di soccorso. Ma cosa ha causato la sua morte? Durante la perquisizione dell’abitazione la polizia non ha trovato traccia di droghe. L’esito dell’esame tossicologico è atteso nei prossimi giorni e lo stesso vale per quello istologico per capire se ci fosse una malformazione congenita al cuore (nonostante l’autopsia abbia dato esito negativo).
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