Il 5 agosto 2016 si festeggiano i 50 anni di Revolver, il settimo album dei Beatles, per molti un capolavoro del gruppo, nonché uno dei dischi più importanti nel panorama della musica pop e che addirittura ha cambiato il mondo delle sette note. Ma com’è nato questo lavoro discografico?
Il 5 agosto 1966 è stata una data importante per tutti gli appassionati di musica: quel giorno è uscito Revolver, capolavoro dei Beatles, considerato uno dei dischi più apprezzati nella storia della musica mondiale (non a caso è stato inserito al terzo posto della lista dei 500 migliori album da Rolling Stone). Cinquant’anni e non sentirli. Ma perché è così importante? Ha segnato una svolta radicale per il gruppo inglese, infatti per la prima volta nella loro discografia ci sono elementi di rock psichedelico che successivamente sono diventati fondamentali per i progetti successivi (LEGGI ANCHE: PAUL MCCARTNEY NON CI STA, AZIONE LEGALE PER AVERE IL CATALOGO DEI BEATLES).
Com’è nato l’album? Dopo l’ultimo concerto al Candlestick Park di San Francisco il 29 agosto 1966 la band ha deciso di rifiutare ulteriori proposte di live (visti gli innumerevoli fatti in precedenza) per dedicarsi totalmente alle registrazioni. Grazie alle influenze di ognuno dei componenti (musica classica e sperimentale per Paul McCartney, indiana per George Harrison, mentre John Lennon era concentrato nell’esplorazione dei propri spazi interiori e Ringo Starr ad unire tutte queste idee). Così hanno dato vita a Revolver. Inizialmente il titolo sarebbe dovuto essere Abracadabra, poi però i Fab Four si sono accorti che era stato già usato da un altro gruppo.
“Dal giorno in cui uscì, Revolver cambiò per tutti il modo in cui si facevano i dischi – ha dichiarato il tecnico di studio Geoff Emerick – Nessuno aveva mai udito niente di simile” (LEGGI ANCHE: BEATLES, IL TRAILER DEL DOCU-FILM DIRETTO DAL PREMIO OSCAR RON HOWARD [VIDEO]).
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