Mercoledì 13 luglio i The Kolors hanno aperto il concerto del gruppo inglese The 1975 al PostePay Rock in Roma e per l’occasione il leader Stash Fiordispino ha rilasciato alcune dichiarazioni per chiarire la situazione su tutte le polemiche degli ultimi tempi: cosa ha detto?
“Siamo piaciuti a Matthew Healy. Lo ha colpito il nostro modo di suonare: molto poco da pop band italiana e più vicino a certe sonorità inglesi. Siamo orgogliosi ed emozionati, soprattutto perché abbiamo cominciato a seguirli prima del loro successo, prima del loro primo album”, queste le parole usate da Stash Fiordipino attraverso un’intervista all’Ansa per parlare dell’apertura al concerto del gruppo inglese The 1975 al PostePay Rock in Roma mercoledì 13 luglio (IN FONDO ALL’ARTICOLO TROVATE UN VIDEO DELLA SERATA).
Per l’occasione il leader ha anche avuto l’opportunità di dire qualcosa riguardo tutte le polemiche che hanno travolto la band negli ultimi tempi (LEGGI ANCHE: THE KOLORS E FRANCESCO MANDELLI, PACE FATTA IN DIRETTA [VIDEO]). “È un momento no – ha continuato – e mi prendo la responsabilità di quello che è successo agli Mtv Awards, ma molto di quello che si legge in Rete è gonfiato ad arte. Siamo nell’occhio del ciclone e mi rendo conto che fa parte del nostro lavoro. Ho chiesto pubblicamente scusa per un gesto che non rientra nella mia natura. Era giusto farlo, per rispetto ai fan e per rispetto a me stesso. Ma non mi autoflagello. Quello che non mi va, però, è passare per maleducato e per ‘ragazzetto montato’. Questo proprio no” (LEGGI ANCHE: COCA COLA SUMMER FESTIVAL 2016, CHI HA VINTO LA PRIMA SERATA? FISCHI PER I THE KOLORS [VIDEO]).
Proprio negli ultimi giorni invece ci sono state molte critiche in merito alla presenza del gruppo al concerto di David Gilmour a Pompei (LEGGI ANCHE: STASH CERCA DI SALTARE LA FILA AL CONCERTO DI DAVID GILMOUR? FISCHI PER IL CANTANTE DEI THE KOLORS). “Qualcuno – ha concluso – ha pensato che volessi saltare la fila, ma non è stato così. Cercavo solo informazioni su dove ritirare i miei biglietti, regolarmente comprati come tutti. Un frainteso durato pochi secondi, ma gonfiato ad arte da qualcuno sull’onda della demagogia. Tanto è vero che dopo aver recuperato i miei biglietti, mi sono messo in coda. È brutto osservare tanta perfidia“.
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