Tutto il mondo piange la morte di David Bowie, ma ci sono due città in cui questo lutto si avverte in modo particolare e che stanno esprimendo il proprio cordoglio con veri e propri pellegrinaggi dei fan presso alcuni luoghi simbolo della sua vita: parliamo di Londra e Berlino. Nella capitale inglese da questa mattina, quando cioè è stata annunciata la sua scomparsa avvenuta ieri (10 gennaio), sono stati portati fiori davanti al murales a lui dedicato a Brixton, dove Bowie è nato nel 1947.
Un murales realizzato da James Cochran, artista di strada australiano, in cui Bowie è stato dipinto come appare nella famosa copertina del suo sesto album in studio del 1973, Aladdin Sane, ovvero con il volto attraversato da un fulmine. Una delle immagini più rappresentative e, di certo, una di quelle che non abbandonerà mai la memoria del pubblico. Per quanto riguarda Berlino, invece, molti fan stanno visitando l’edificio all’indirizzo 155 Hauptstrasse, dove il Duca Bianco ha abitato negli anni ’70, diventando una sorta di “figlio acquisito” per la capitale tedesca.
Bowie arrivò a Berlino nel 1976, sulla scia del suo interesse per la scena artistica che stava animando la Germania in quel periodo, e lì visse dedicandosi, tra le alte cose, alla musica ambient e minimalista che ha poi caratterizzato i suoi successivi tre album, Low, Lodger e Heroes, definiti appunto “la trilogia di Berlino”. “Arrivederci David Bowie. Ora sei tra gli #Heroes. Grazie per aver contribuito a far cadere il muro“, questo quanto scritto su twitter dal ministero degli esteri tedesco.
“E’ stato uno dei nostri e siamo orgogliosi – ha spiegato invece in un comunicato il sindaco di Berlino, Michael Müller – la traccia che dà il titolo all’album Heroes è una delle più conosciute del repertorio di Bowie ed è diventata un inno per la nostra città, allora divisa, e per il suo desiderio di libertà”. Il brano, infatti, è legato proprio a una storia d’amore vissuta ai piedi del muro di Berlino ed è diventato presto uno dei pezzi che più rappresentano la forza dell’amore, quella che può superare ogni barriera. “Ricordo, ai piedi del muro i fucili che sparavano sopra le nostre teste – cantava Bowie nel suo storico pezzo – e noi che ci baciammo come se nulla potesse accadere”.
Foto: Twitter
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