Aumenta di ora in ora la rabbia dei fan di Adele: sono infatti state aperte oggi, 4 dicembre, le prevendite per i biglietti dei concerti previsti per il 28 e il 29 maggio all’Arena di Verona, a cui hanno potuto accedere in anticipo, un paio di giorni fa, gli iscritti al sito ufficiale Adele.com, ma on line è scoppiato il caos, com’era facile prevedere. Il pubblico se la sta prendendo sui canali social (Twitter in prima linea) non solo con i bagarini, sempre pronti a comprare a raffica i biglietti per specularci sopra, ma anche con TicketOne, che evidentemente sta avendo problemi tecnici nella gestione dell’alto flusso di richieste.
L’effetto “bagarinaggio” ha già dato i suoi frutti, a quanto sembra dalle prime informazioni. I prezzi dei biglietti, già non proprio alla portata di tutte le tasche, sono lievitati nel giro di poco tempo. Di base, il costo ufficiale dei tickets va dai 69 euro per la gradinata non numerata ai 115 euro per la platea gold, esclusi i costi aggiuntivi, ma su siti di scambio e rivendita dei biglietti i prezzi sono arrivati a cifre esorbitanti.
Come riportato anche sul sito del Corriere della Sera del Veneto (corrieredelveneto.corriere.it), su www.seatwave.it, ad esempio, il costo dei biglietti parte più o meno dai 500 euro, mentre su www.viagogo.it un posto nella platea gold arriva a costare 2.900 euro e su www.ticketbis.it il prezzo per un posto in platea è arrivato a 3.600 euro. Eppure la stessa Adele ha recentemente dichiarato guerra ai bagarini, in vista delle 36 tappe del suo tour internazionale.
ADELE PRESA DI MIRA DALLA RETE: LA MALINCONIA DELLE SUE CANZONI DIVENTA IRONIA VIRALE
Secondo Music Business Worlwide, la cantante avrebbe infatti spinto il suo team ad affidarsi a esperti del settore per prevenire tale problema, visto che finora qualcosa come 15.000 persone sembrano essere già rimaste escluse dalla possibilità di acquistare i biglietti. La stessa Ticketbis ha rilasciato, comunque, una dichiarazione a proposito della situazione che si è venuta a creare, che noi riportiamo di seguito.
“Sulla piattaforma Ticketbis ogni privato cittadino può mettere in vendita, legalmente, un qualsiasi biglietto per un evento in precedenza acquistato. Il prezzo del biglietto per ogni singolo evento è stabilito in autonomia dallo stesso venditore e non dal Sito, e segue naturalmente le leggi del mercato. Per cui, se dovessero essere immessi nella piattaforma più biglietti per lo stesso evento a un costo inferiore, un po’ tutti i tagliandi subirebbero una diminuzione di prezzo. In ogni caso è il venditore che stabilisce il prezzo e l’acquirente decide liberamente quanto è disposto a spendere per assistere all’evento dei suoi beniamini”.
“Ticketbis controlla che le transazioni avvengano in sicurezza, per cui il venditore riceve i soldi solo dopo l’evento, in modo da fornire la massima garanzia all’acquirente sull’autenticità del biglietto. I profili dei venditori vengono inoltre monitorati accuratamente, ed essi devono dichiarare sempre un numero di carta di credito all’iscrizione, che viene utilizzata anche come garanzia penalizzando economicamente il venditore nel caso in cui il biglietto messo in vendita non sia autentico“.
Foto: screenshot / Twitter
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