‘La musica non si deve fermare’, il messaggio di Tiziano Ferro dopo gli attentati di Parigi

Quei ragazzi celebravano qualcosa di meraviglioso: la grandezza immacolata di una rivoluzione di passione e libertà che ci ha cambiato la vita e che chiamiamo musica“. Questo l’incipit del tributo che Tiziano Ferro ha pronunciato davanti a centinaia di migliaia di fans che hanno riempito il forum di Assago la sera di lunedì 16 e martedì 17 novembre 2015, in occasione della prima tappa milanese del tour europeo, dopo i tragici fatti di Parigi. “Le regole del terrore non sono casuali – ha proseguito il cantautore di Latina con un registro serio e un tono di voce basso e incisivo. – Per questo è necessario tenere accesi i palchi e non abbassare il volume, perché morire vuol dire anche smettere di sognare e di sperare“.

Un messaggio di cordoglio per le 129 vittime degli attentati terroristici di Parigi di venerdì 13, ma anche una riflessione che dona speranza e irrobustisce la voglia di reagire al clima di terrore che è andato diffondendosi a macchia d’olio in tutta Europa negli ultimi giorni. “È importante difendere il bello e il buono che ci tiene in piedi – ha concluso Tiziano Ferro – La musica non si deve fermare“. E su queste ultime parole, pronunciate su un silenzio fin troppo surreale per venire da uno stadio gremito di persone, su un palcoscenico di un impatto mostruoso per via del blu a tutto schermo che ricopriva l’interno backgroud e che accoglieva i fari rossi sparati dall’alto verso il palcoscenico a voler richiamare i colori della bandiera francese, il pubblico ha proseguito a battere le mani ininterrottamente per poi lasciarsi andare a grida forti e liberatorie che hanno trovato coesione come in un unico grande abbraccio.

Proprio a poche ore dall’inizio della prima tappa del tour, Tiziano Ferro aveva infatti espresso chiaramente l’intenzione di non volersi fermare con i live, a differenza di quanto invece hanno fatto moltissimi suoi colleghi musicisti e cantanti, dagli U2 ai Foo Fighters. Il cantautore trentacinquenne ha affermato chiaramente di non volersi “piegare al terrore“. E infatti tutto è andato secondo i piani. Prosegue il suo tour europeo che lo vedrà impegnato ancora per tantissime date fino al 20 dicembre.

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