Valerio Scanu, secondo classificato all’ottava edizione di Amici di Maria De Filippi, sa bene di cosa parla, quando esprime il suo giudizio a proposito dei talent show, delle opportunità che offrono ai giovani cantanti come lui, ma anche dei rischi che si corrono di finire nel dimenticatoio una volta lasciati gli studi televisivi. Lui ha fatto di tutto per non essere solo una delle tante meteore del piccolo schermo e lo ha anche dimostrato uscendo vincitore da un Festival di Sanremo, quello del 2010, grazie al brano Per tutte le volte che…, ma non è stato sempre facile il suo percorso.
Dopo di lui tante altre giovani star sono nate in tv , tra Amici, X-Factor e The Voice. Alcune di loro ce l’hanno fatta a cavalcare l’onda della popolarità ed entrare nell’“Olimpo” dei Big della musica, altre no. “Dietro a un cantante che ha successo c’è un talent show che ti promuove – ha spiegato Valerio al quotidiano Repubblica, come riportato nell’articolo firmato da Carlo Moretti e pubblicato sul sito ufficiale della testata – c’è una casa discografica che investe su di te e un management che prende accordi con i network radiofonici. Che però non trasmettono le canzoni perché sono belle, ma perché devono garantire i diritti dei brani, visto che le radio sono diventate il management degli artisti, vedi Rtl con i Modà e The Kolors“.
Anche Scanu, al momento capace di radunare un pubblico fare invidia a colleghi più “attempati” con i suoi tour, ha avuto i suoi momenti difficili, a quanto sembra stando alle sue dichiarazioni. Momenti in cui ha dovuto prendere decisioni importanti: “Oggi non sarei Valerio Scanu se non avessi fatto Amici. Ma dopo il talent entrano in ballo le case discografiche, che si dividono gli artisti. E quando la mia discografica ha voluto parcheggiarmi per passare su Annalisa, ho dovuto mettere in piedi una mia etichetta per sopravvivere“.
Il cantante ha inotre parlato dei colleghi che, come lui, sono stati resi noti grazie al piccolo schermo, come Michele Bravi (“ha vinto X Factor, ha avuto pezzi da grandi autori come Tiziano Ferro eppure non è successo più nulla perché adesso al posto suo c’è Lorenzo Fragola“) e Marco Mengoni (“ha avuto problemi dopo la vittoria, è stato gestito male, nel tour che seguì ci furono intoppi in molte date”), che solo dopo un cambio di management sarebbe riuscito ad arrivare in cima alle classifiche e al centro dell’attenzione dei media.
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“Il suo però è il caso fortunato su mille – ha specificato Valerio – siamo troppi e la fabbrica dei talent show, delle discografiche e delle radio, ogni anno sforna e brucia altri talenti”. Le storie di Scanu, di Mengoni, Emma Marrone e Alessandra Amoroso fanno ben sperare gli aspiranti concorrenti che si presentano ogni anno ai casting per le diverse trasmissioni tv di questo genere, ma a quanto pare aveva ragione Fiorella Mannoia quando, recentemente, ha dichiarato, difendendo Emma Marrone, che la strada non è per niente semplice per queste “nuove leve” di cantanti (leggi tutto su Velvet Music).
Foto: Facebook
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