Fiorella Mannoia è stata accolta con il dovuto calore all’Arena di Verona, per il suo concerto-evento di ieri, 7 settembre. Una serata volta a celebrare i suoi 40 anni di carriera artistica, una festa per cui la cantante ha voluto chiamare accanto a sé ospiti prestigiosi, colleghi e soprattutto amici. Sul palco Emma Marrone, che recentemente Fiorella ha difeso su Facebook da chi l’attaccava per essere emersa grazie a un talent, ma anche Loredana Bertè, che con la Mannoia sta lavorando per il suo nuovo album.
Ma c’è stato posto anche per i Negrita, che hanno eseguito in duetto con Fiorella un’intensa versione di Ho imparato a sognare, canzone contenuta nell’album XXX della band (1997) e già interpretata da Fiorella nel disco omonimo del 2009, contenente alcune delle cover più belle realizzate dalla cantante. Sul palco anche J-Ax, altro nome molto caro al pubblico italiano, soprattutto quello più giovane, che ha riproposto un’insolita versione di Maria Salvador, uno dei tormentoni estivi del 2015, a cui si è aggiunta, oltre a Fiorella, anche la collega Noemi.
Fiorella ha dimostrato ancora una volta di sapersi adattare a ogni genere musicale, anche il rap. Noemi, tra l’altro, ha dettato con Fiorella sulle note di L’amore si odia, che le due hanno cantato insieme nel 2009, poco dopo l’uscita di Noemi dalla seconda edizione di X-Factor Italia. Frankie Hi-Nrg è stato un altro prestigioso Big che si è unito al cast stellare, insieme a Niccolò Fabi, che con Fiorella ha cantato Offeso, canzone di Fabi che i due hanno già proposto in passato, per il piacere degli amanti della grande musica italiana (quella fatta davvero bene, diciamolo).
Alla fine sì, c’era anche lei, Alessandra Amoroso, apparsa visibilmente commossa dopo aver dovuto rinunciare ad esibirsi per via del suo intervento alle corde vocali. Non ha potuto cantare, Alessandra, ma ha voluto comunque assistere al concerto della collega e, soprattutto, esprimere tutta la stima che prova per lei. “Volevo dirti solo due cose – ha detto la Amoroso sul palco, rivolta alla Mannoia – innanzitutto volevo dirti che mi dispiace non essere qui con te, poi volevo dirti che io ti guardavo da giù come tutta la tua gente. Grazie per le emozioni che ci dai, grazie per quello che fai. Io ti dico grazie perché quando ha avuto bisogno di te ci sei sempre stata e vorrei diventare un’artista come te. Lo volevo dire davanti a tutta la tua gente”.
” Fiorella Mannoia volevo dirti solo due cose:
Innanzitutto volevo dirti che mi dispiace non essere qui con te perché.. sai.
Poi volevo dirti che io ti guardavo da qua giù come tutta la tua gente..
Grazie per le emozioni che ci dai,
Grazie per quello che fai,
io ti dico grazie perché quando ha avuto bisogno di te ci sei sempre stata
e IO VORREI DIVENTARE UN’ARTISTA COME TE E LO VOLEVO DIRE DAVANTI A TUTTA LA TUA GENTE..”
Emma e Loredana Bertè, che recentemente hanno lavorato insieme per la quattordicesima edizione di Amici di Maria De Filippi (la prima come coach, la seconda come giudice del serale), hanno invece duettato in una grintosa versione di Non sono una signora, successo di Loredana cantato a squarciagola da tutto il pubblico presente. Una performance che non ha fatto che accrescere le speranze di chi sogna un loro duetto anche nel disco in lavorazione della Bertè. Staremo a vedere.
Non poteva mancare Enrico Ruggeri, “papà” di una delle canzoni più intense mai interpretate dalla Mannoia, Quello che le donne non dicono, che i due hanno cantato insieme, in una performance che tutti aspettavano, in fondo, e che pochi dimenticheranno. Ma gli artisti hanno inoltre eseguito a due voci un altro classico del repertorio di Fiorella, firmato sempre da Ruggeri, ovvero I dubbi dell’amore. Un altro momento in musica che molti porteranno nel cuore per parecchio tempo.
Ricordiamo che la serata, oltre ad aver riunito in un’unica data alcuni degli artisti più amati del panorama italiano, ha avuto anche uno scopo benefico (conoscendo l’impegno sociale di Fiorella, era un fatto prevedibile): il concerto è stato infatti promosso dall’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro e i ricavati della vendita dei biglietti contribuiranno a finanziare nuovi progetti di ricerca sui tumori femminili che fanno capo proprio dall’AIRC.