Marilyn Manson: a Firenze il secondo concerto del “reverendo” in Italia

Il suo è stato uno dei ritorni più attesi del 2015: ci riferiamo a Marilyn Manson, rientrato nella scena musicale internazionale con l’album The pale emperor, pubblicato lo scorso gennaio. Il cantante è ora impegnato nella promozione del disco in questione e tornerà in Italia con un nuovo concerto previsto per il prossimo 9 novembre a Firenze, seconda occasione per presentare agli italiani i suoi brani più recenti.

Prima di allora Manson, uno degli artisti più controversi negli ultimi decenni, si esibirà a Milano, dove è atteso il 17 giugno sul palco dell’Alcatraz. L’artista ha deciso di replicare con un live che verrà ospitato all’Obihall in autunno, i cui biglietti saranno disponibili da domani, 11 giugno, attraverso il circuito Ticketone e Livenation ad un prezzo di 36 euro per il parterre e di 45 euro per la galleria numerata, a cui andranno aggiunti i diritti di prevendita.

Il musicista ha lasciato qualche fan un po’ interdetto, negli ultimi due anni, per via di collaborazioni inaspettate come quelle con Beyoncé, Lana Del Rey o Avril Lavigne (QUI il video di Bad girl, realizzato in duetto con la pop star), ma sembra essere lo stesso di sempre, almeno stando alle sue parole. Recentemente ha infatti dichiarato durante un’intervista rilasciata per Rolling Stone di vivere al buio e di tenere appesi in casa quadri realizzati da serial killer, oltre al fatto di possedere sedie per aborti.

Il caro, vecchio Marilyn di sempre, insomma. Se qualcuno tra il pubblico, poi, ha “storto il naso” per Born Villain, il suo disco del 2012, The pale emperor sembra aver rasserenato i suoi fan, che lo hanno riconosciuto tra le note di Deep Six (VIDEO) e Third day of a seven day binge, fino al più recente singolo estratto dall’album, The Mephistopheles of Los Angeles (di seguito il video ufficiale). “Non mi sono mai sentito così sicuro di un disco dai tempi di Holy Wood, ha dichiarato il rocker in occasione dell’uscita del suo ultimo lavoro in studio, facendo riferimento a uno dei dischi più amati della sua carriera. Ma l’ultima parola spetta solo al pubblico, quindi le due tappe italiane serviranno a far capire se “il reverendo” è davvero tornato e, soprattutto, come sono disposti ad accoglierlo i fan nostrani.

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