Treviso, Elio e le Storie Tese: è concerto-show all’Home Festival [VIDEO]

Nel segno di X-Factor? No, nel segno della musica. Sì, perché dopo l’ottima performance di Morgan e dei suoi Bluvertigo (GUARDA FOTO E VIDEO), l’Home Festival giunge al gran finale con “EelST Neverending Tour 2014”, atteso appuntamento live di Elio e le Storie Tese. Davanti a un pubblico oltremodo folto e partecipativo, la cricca di Stefano Belisari ha regalato una lunga serata di musica (vera) e spettacolo (improvvisazione allo stato puro). Non poteva esserci epilogo migliore per una manifestazione così ‘indovinata’ come quella di Treviso. La gente si diverte, canta, batte le mani e sorride: è festa, insomma, e – soprattutto – è di tutti. Per tutti i gusti, perché prima degli Elii non solo Bluvertigo, ma serate colorate dalla forza artistica di The Bloody Beetroots e dal duetto tra Marky Ramones e Piero Pelù. Davvero niente male.

Una fantastica non-band

Brani più o meno recenti nella scaletta di una serata frizzante. Paola Folli ‘argento vivo’, valore aggiunto elegante di una non-band (solo apparentemente) capace, invece, di suonare meglio di molte altre ancor più celebrate sul territorio italiano. Gli Elio e le Storie Tese sono il passo d’arrivederci dell’Home Festival di Treviso: meravigliosa cornice di pubblica pronta a intonare i loro successi, da “La Canzone Mononota” a “Tapparella”, da “Parco Sempione” a “Servi della gleba”. Ciò che incanta e meraviglia è la durata di alcune esecuzioni: non è un concerto classico, per certi versi. Capita di ascoltare long version con pezzi che vanno oltre i 4 minuti. Con gli strumenti ci si diverte, con le parole anche.

Musicisti eccelsi capitanati da un poli-strumentista come Elio, a volte troppo sottovalutato dalla critica. Di Paola Folli abbiamo detto (la seguiamo dai tempi degli Articolo 31, “Domani”), Mangoni è scatenato e scatenante (sospeso sopra una gabbia si agita con una lancia a colori), Faso e gli altri sono gli ingredienti necessari alla buona riuscita do ogni concerto-evento. Insomma, una non-band che non potrebbe mai andare avanti se non in gruppo. Ad avercene. Plauso all’organizzazione dell’Home Festival che ha deciso di ‘scritturarli’, plauso al pubblico che ha saputo apprezzarli e applaudirli, dall’inizio alla fine.

(screenshot by YouTube)