Avete presente i Two Fingerz? Ecco, Gemitaiz e Madman sono un’altra cosa: rapper uguali e diversi, la coppia più esplosiva di genere è riuscita a spodestare dal primo posto niente meno che i Coldplay. “Kepler” è il loro primo disco ufficiale e contiene sedici tracce, un po’ autobiografiche e un po’ no, dove viva e brillante risulta la partecipazione di amici-colleghi come Clementino, Coez, Guè Pequeno e Jake La Furia dei Club Dogo. Poco fa è stato pubblicato il videoclip – attesissimo dai fan – “Instagrammo”, affresco social (irriverente, originale, a tratti spiazzante) della nostra società. Un plauso anche al regista Jacopo Rondinelli: guardiamolo insieme…
“Instagrammo” (feat. Coez)
Madman & Gemitaiz, se spostate l’ordine degli addendi il risultato resta identico. Rap 2.0 che fa 50 (la somma delle loro età) rispettivamente per il romano Davide De Luca e il tarantino Pierfrancesco Botrugno. La scena hip hop italiana degli ultimi anni offre tanto, a volte troppo, ma questi due ragazzi hanno deciso di metteris insieme, rimboccarsi le maniche e dar vita a qualcosa di ‘incuriosente’. “Kepler”, loro primo album ufficiale, si muove agilmente tra l’hardcore e il pop, con uno sguardo molto attento alle storie di tutti i giorni (non solo personali). Questa sera a Roma (Città dell’Altra Economia – Campo Boario Testaccio) Gemitaiz e MadMan porteranno sul palco il “Kepler Summer Show”, tour promozionale dell’album sopra citato. Non male come trovata di marketing: proprio oggi – lo attesta il videoclip – è il giorno del nuovo singolo “Instagrammo” feat. Coez.
GUARDA QUI IL VIDEOCLIP “HATERPROOF 2”
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Per Gemitaiz e Madman mezzo milione di fan su Facebook, 150.000 follower su Twitter. L’album “Kepler” prende il nome da una sonda mandata nello spazio dagli americani per trovare un pianeta simile alla Terra ed è in qualche modo specchio e, insieme, conseguenza della brutta storia di Gemitaiz, arrestato mesi fa per possesso di droga e finito in seguito agli arresti domiciliari (LEGGI QUI). Per lui patteggiamento a un anno e dieci mesi (pena sospesa) e l’ispirazione che sale sino allo zenit: buona parte del disco è stato concepito proprio in questi momenti. Fortuna nella sfortuna? No, troppo semplicistico.
(screenshot by YouTube)
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