Alcune settimane fa il pubblico romano aveva salutato con un applauso fragoroso l’uscita di scena di Arisa: Auditorium Parco della Musica in festa per l’interpretazione di “Quante parole che non dici”, brano col quale la cantante lucana aveva deciso di chiudere una bellissima serata. Lo stesso brano è il nuovo singolo estratto dal suo album “Se vedo te”, sarà in rotazione radiofonica da venerdì 25 aprile. Curioso, prima del trionfo sanremese avevamo parlato con Rosalba proprio del pezzo in questione, soffermandoci su un passaggio in particolare: “In ‘Quante parole che non dici’ c’è un bel verso che fa: “..ma perché poi spiegare l’amore, sono solo due numeri primi da calcolare…”. Autobiografico? Assolutamente sì. Antonio Di Martino, in sostanza, rivolge a me quella domanda: io mi faccio sempre troppe domande, quando invece l’amore non si può spiegare. Se c’è, ci devi stare e arrenderti”.
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Un momento d’oro
Arisa ha vinto Sanremo con il brano “Controvento” (GUARDA IL VIDEOCLIP), scalando le classifiche radio, digitali e video. In seguito ha registrato il sold out nelle prime tappe del suo tour ed è stata nominata ambasciatrice dell’Earth Day il 22 aprile. Ora arriva il nuovo singolo, “Quante Parole Che Non Dici”, che racconta l’emozione di un sentimento intimo e universale. Un brano carico di pathos (arrangiamento pop imponente), in grado di descrivere alla perfezione il senso di colpa che le donne hanno nei confronti del padre, durante la maturazione. Guardiamo, a riguardo, il live tratto dalla tappa romana del “Se vedo te Tour”:
“Quante parole che non dici”, il racconto di Arisa
“In ogni personalità c’è un senso di colpa, che io fortunatamente ho superato e risolto. Ci sono differenti modi per dire qualsiasi cosa: l’importante è dirla, sempre. Il confronto e il dialogo sono importanti: in amore, in famiglia, nella società civile. Il testo scritto con Antonio Di Martino mi rispecchia molto, anche se io le mie parole le dico sempre tutte…“. Tanta stima e rispetto per “Controvento”, brano vincitore del Festival di Sanremo 2014, ma questo secondo singolo ha davvero poco da invidiare: melodie e armonie che certamente avrebbero trovato un convinto riscontro da parte dell’Ariston. Alè, Rosalba.
(foto LaPresse)
