Noi lo sosteniamo da tanto, i rapper non sono i cantautori di epoca moderna, ma gli artisti che meglio sanno raccontare, oggi, i disordini delle periferie, le difficoltà dei giovani, il loro linguaggio. Non fanno rivoluzioni, ma si ribellano, a modo loro, attraverso rime (quasi) mai banali, sempre a tempo e a tema. Clementino è il simbolo del rap campano e ci piace segnalare l’iniziativa legata al videoclip “Pianoforte a vela”, brano di denuncia contro la camorra: le immagini sono state girate da un gruppo di ragazzi di Scampia, Secondigliano e Forcella, quella periferia napoletana troppo spesso salita agli onori della cronaca per vicende di degrado e faide tra bande. L’anteprima è stata concessa al sito Corriere.it, ve la mostriamo qui sotto:
“Pianoforte a vela”
Un pezzo sulle stragi della camorra, non una roba neomelodica. E’ opera di Clementino, celebre rapper 31enne nato a Nola, al centro della terra dei fuochi. “Pianoforte a vela” è il suo nuovo brano, accompagnato da un videoclip realizzato al fianco dei giovani della periferia napoletana. Un video in cui Cle racconta tre episodi di cronaca, uno dei quali – come racconta al Corriere – riguarda un ragazzo che salta in aria…
INTERVISTA CON ROCCO HUNT – GUARDA QUI IL VIDEO
Il rap, lo ripetiamo da mesi e mesi, è oggi quello che il rock era negli anni ’70. Parla ai giovani, parla il loro linguaggio, più che un genere, è un vero fenomeno capace di accomunare e avvicinare. Clementino canta le stragi di camorra, lo fa con i ragazzi di Scampia, gli fa eco il giovanissimo collega Rocco Hunt, celebrato trionfatore all’ultimo Sanremo, dove con “Nu juorno buono” (GUARDA QUI IL VIDEOCLIP) rappava sulla disperazione della terra dei fuochi, sulla speranza di gente costretta a vivere in situazioni di disagio e degrado.
“Non siamo i Saviano della musica“, dichiarazione rilasciata da Clementino al Corriere: è vero, il rap non è un movimento legato al terzo settore o un mezzo per contrastare la mafia, è un modo moderno di raccontare le storie che vivono attorno a noi, quelle più nascoste e, come ci ha detto oggi Federico Zampaglione, “..fino quando il rap sarà lo slancio reale per quelli che amano raccontare la realtà, la loro realtà, allora sarà ancora un genere dominante. E’ il linguaggio dei giovani, è fresco e immediato.” (LEGGI QUI L’INTERVISTA COMPLETA).
(foto LaPresse)
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