Da una parte dell’Emilia Romagna, a Correggio, c’era un popolo in festa per la partenza (e migliore non poteva essere) del Mondovisione Tour, con Luciano Ligabue immenso protagonista sul palcoscenico del palazzetto cittadino. Dall’altra, Imola, ragazzi che hanno fatto la notte pur di assicurarsi un biglietto per il piccolo grande evento del prossimo 31 marzo al Palaruggi: sacchi a pelo e scorte di cibo per una “battaglia” al sorgere del sole di questa mattina (a disposizione 1.600 tagliandi, al costo di 50 euro). Ma torniamo a Correggio, alla prima…
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“Piccola Città Eterna”
Il futuro ha un cuore antico, lo diceva gente molto più saggia di noi. Ligabue lo sa, è nostalgico al punto giusto e sa che la primissima date di “Mondovisione Tour – Piccole Città” non può che abbracciare la memoria, la sua e quella dei fan. Così si parte con un grande classico: era il 1993, il disco era “Sopravvissuti e sopravviventi”, il rock era (ed è) quello di “Piccola Città Eterna”. Abito scuro per Luciano, meno rabbioso degli anni’ 90, ma piacevolmente avvolto da un’anima in rock. Sa che questa è la sua gente, sa che Correggio, come altre, ha fatto la fila per accaparrarsi un posto e così ci dà giù di brutto: suona e canta “I Ragazzi Sono in Giro”, brano estratto da “Buon Compleanno Elvis” (correva l’anno 1995). Ancora rock, ancora ricordi con “Siamo Chi Siamo”, missione compiuta: la folla è tutta dalla sua parte.
Attenzione ai classici
La prima tappa conta poco più di mille spettatori, niente rispetto a quello che aspetterà Ligabue nei grandi stadi italiani (si parte da Roma il 30 maggio, controlla qui le altre date), ma fa tanto, tantissimo. La scaletta propone tanti tuffi nel passato, come “Lambrusco e Poc Corn” e “Urlando contro il Cielo”, ma non dimentica i grandi classici, quelli che sanno tutti a memoria. “Ho Messo Via”, “Ho Perso le Parole”, “Balliamo sul Mondo”, “Piccola Stella Senza Cielo”.
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Ligabue che sogna e che fa sognare, il Luciano che 25 anni fa (o poco meno) suonava gratis alle feste dell’Unità emiliane. Al suo fianco c’è anche il fido Niccolò Bossini, che imbraccia la stessa chitarra del capo, quella Fender proprietà del rocker di Correggio già nel lontano 1990. “Sogni di rock ‘n roll”, appunto.
(foto by facebook)
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