“Una montagna troppo alta da scalare“. In una sua vecchia canzone, Venditti si riferiva al padre, io – più semplicemente – vi racconto David Zard, produttore numero uno al mondo. Ben oltre il metro e novanta, è soprattutto un personaggio da osservare con ammirazione. Produttore dell’opera musicale “Romeo e Giulietta – Ama e cambia il mondo” che questa sera sarà in anteprima all’Arena di Verona (diretta su Rai Due). Per primo ha portato i concerti negli stadi, è stato “accanto” a gente come Cat Stevens, Elton John, Tina Turner, Lou Reed, Frank Zappa, i Rolling Stones.
Un uomo da musical, perché capace di rilanciare in Italia un genere andato perduto, stravolgendolo: il melodramma si evolve e abbraccia la massa. Con Mr. Zard una lunga chiacchierata di cui proponiamo un breve estratto…
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La vigilia
Il produttore David Zard. E una storia d’amore monumentale: “Romeo e Giulietta”. Impresa titanica quella di raccontare attraverso la musica, il balletto e la recitazione un mondo di sentimenti contrastati e contrastanti. Un uomo burbero, quanto geniale: “La paura non esiste, ho tanto entusiasmo“, comincia così il nostro incontro a pochi passi dal Gran Teatro di Roma dove tra due settimane farà tappa, anzi debutto ufficiale, la sua opera più bella. “E’ il più grande spettacolo mai fatto in Europa: se qualcuno ha il coraggio di smentirmi venga a proporre qualcosa di diverso…“.
“E’ la storia d’amore più bella in assoluto“
David Zard e l’idea del cd-book, una collana di libri con racconti e aneddoti sui grandi artisti portati in Italia nei suoi 50 anni di carriera: “Dare valore al denaro che si fa spendere alla gente, 20 euro per un pezzettino di plastica è insopportabile…“. Un precursore, innegabile. Ha ragione, ricordo bene la copertina de “La fiera dell’Est” di Branduardi, era molto più di un cd, era un azzardo, un tentativo, un valore aggiunto. Come le favole più belle, la fine è un colosso d’argilla che non riesce a nascondere i propri sentimenti e ammette di essersi commosso, ascoltando una delle canzoni di “Romeo e Giulietta”…
A microfoni spenti
David Zard quello che “negli anni ’70 i concept album non esplodevano, perché mancava l’immagine. Dalla Pfm a Baglioni e Questo piccolo grande amore“. Quello che litigò con Madonna e aiutò Peter Gabriel a pagare il mutuo, ma, soprattutto, quello che “Romeo e Giulietta rappresenta l’amore a 360°: se oggi in Italia ci fosse più amore, anche la politica se ne gioverebbe. L’odio non porta da nessuna parte“.
(foto by Velvet Music)