Un programma d’autore. Anzi, uno spettacolo d’autore. Sì, forse questa è la migliore definizione per il prossimo Festival di Sanremo, che si svolgerà nella cittadina ligure dal 18 al 22 febbraio. La kermesse sarà affidata ancora una volta alla conduzione di Fabio Fazio e Luciana Littizzetto. Per la serie, squadra che vince non si cambia.
E “squadra che vince non si cambia” è il modo (o il motto) migliore per dipingere la struttura stessa del Festival che anche nel 2014 conterà sul doppio brano da presentare in gara. Dice Fazio: “Rispetto all’anno scorso sono molto più rilassato. Ho il vantaggio di confrontarmi con me stesso. Non saranno quei punti in più o in meno di Auditel a cambiarmi la vita“. Dichiarazioni del presentatore riportate da Sorrisi e Canzoni TV.
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Il conducatòr, il deus ex machina, quello colto e apparentemente distaccato. Lui, Fabio Fazio racconta tutte le novità del prossimo Festival di Sanremo: al timone sempre lui, al fianco della frizzante Luciana Littizzetto. Le novità della kermesse canora sono, certamente, in divenire. Punto fermo rimane la volontà di non essere banali, di non buttare via tutto il lavoro di innovazione del 2013, mantenendo il meccanismo del doppio brano. Prima di passare alla probabile “novità Tenco”, un tweet che fa pensare…
“@lorenzojova: grazie Sao Paulo! @Cine_Joia una vera gioia. Voces è muito foda! Forza! un abbraccio alla prossima!” Grande#lorenzojova!
— fabio fazio (@fabfazio) September 23, 2013
Forse ci sarà Roberto Saviano, mentre la presenza di Jovanotti non è stata ancora confermata: resta un progetto, un’idea, una speranza. Su Twitter la corte di Fazio si fa sempre più serrata. Tornando al programma televisivo, Fabio annuncia una sorta di festa di compleanno per i 60 anni del tubo catodico. Va oltre e pensa alla speciale serata del venerdì: sarà dedicata ai grandi cantautori, con i loro capolavori rivisitati dai cantanti in gara. Non è da escludere, a riguardo, la “comparsata” di artisti come Gino Paoli, Baglioni e Roberto Vecchioni.
Uno spettacolo d’autore
Abbattere il muro esistente tra il Premio Tenco e il nazional-popolare Festival di Sanremo? Si può. Ci si proverà. Del resto, uno spettacolo d’autore non può prescindere completamente dalla canzone d’autore. Fazio ha saputo rischiare l’anno scorso con ospiti che nessuno avrebbe pronosticato: è il caso di andare avanti, nella stessa direzione. Potrebbe essere ancora una volta un Festival ad arte.
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