Fantasticamente timida e brillante. E’ il primo pensiero che parte non appena la vedi in camerino, nei corridoi dell’Auditorium o sul palcoscenico. Lo spettacolo sold out al “Parco della Musica” di Roma è una sola moltitudine, una tavolozza di colori che si mischiano e danno vita a un dipinto raro. E non è improprio usare il termine spettacolo, perché di questo si è trattato: Parisse è stata supportata da guest di prim’ordine, quali Roberto Kunstler, Nick The Nightfly e – last but not least – Phil Palmer, sempre in grado di incantare con una chitarra tra le mani. Ho visto una parte del concerto in piedi, accanto a lui: brividi. In un colpo solo mi son venuti in mente i Dire Straits, Bob Dylan, Tina Turner, Elton John, oltre al celebre assolo in “Con il nastro rosa” di Lucio Battisti. Scusa se è poco. Ma torniamo a Valentina, la padrona di casa…
Timida, dicevo, ma con la musica nel sangue. E non è una frase fatta. Poche parole al microfono, ma appena parte la base, pardòn, la sua band (ne parliamo dopo, doveroso), si scatena. Sensuale, coinvolgente, interpreta e si muove all’unisono con tutti i brani che vanno a colorare una scaletta davvero ben assortita. Colorare, sì: l’avvio è affidato al caldo di “Vagabond“, suo fortunatissimo singolo, poi tutto si fa ancora più vivo con la trascinate “That’s the way it goes” e una riuscitissima cover di “Upside Down“: il pubblico (di tutte le età) partecipa, batte le mani, si lascia ammaliare dalla cordialità musicale di questa ragazza italo canadese…
Non se la tira e questo è un bene: come mi hanno insegnato nei villaggi turistici, prima viene la persona, poi il talento, l’artista. Lei parte benissimo, è donna prima ancora che cantante. Accanto ai suoi musicisti (che ho il piacere di conoscere 5 minuti prima dell’inizio della serata) rende il palco come uno spazio intimo ed essenziale, dove le distanze sono abbattute e dove la musica ti arriva come deve essere, un unico grande suono…
Anima meticcia che piace molto anche quando canta in italiano: su tutte una bellissima versione di “Fra poco è già domenica“, brano escluso dall’ultimo Festival di Sanremo, ma di grande impatto, dove Parisse mostra pregevoli cambi di registro, sfumature ricche di personalità: si rende conto di quel che interpreta sul palco, i pezzi sono vivi e vissuti, insomma non si tratta solo di una bella ragazza che mette insieme due note…
In coda a una serata semplice e graditissima come un bicchiere d’acqua fresca a ferragosto, quella “Don’t Stop”, che parecchi avevano nelle orecchie perché musica di un noto spot televisivo. Il sold out, i fiori e gli applausi scroscianti del Teatro Studio sono lo specchio di un messaggio al rovescio: non fermarti, Vale, che il viaggio è appena cominciato…
(foto by Uff. Stampa)
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