I giovani artisti non vanno aiutati e sostenuti (supportati?) solo in considerazione della carta d’identità: il fatto di essere all’inizio della loro carriera non li esenta da critiche e giudizi, a volte anche scomodi e difficili da digerire. Qualche tempo fa abbiamo avuto modo di conoscere, intervistare e approfondire insieme Virginio Simonelli. Una lontana (e infelice) esperienza a Sanremo, poi il ritorno alla musica che conta grazie al Talent di Maria De Filippi (Amici), il ragazzo si è fatto lentamente e progressivamente apprezzare per la sua estrema sensibilità nella scrittura dei testi e per le abilità cantautorali molto vicine ai “giovani” degli anni ’70 (da Zero a De Gregori). Autore, dicevamo: un pezzo invero molto bello, dalla struttura armonica priva di difetti, è certamente “Milleluci“, scritto per due amiche conosciute su Facebook…
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“..e tutto quel che ho lo guardo andare via e milleluci accese su di noi si spengono, tu vuoi ma resta ancora tutto ciò che non mi hai detto mai…“. Un verso che richiama la ben nota “Mai più come te” di Claudio Baglioni, quando il cantautore romano diceva “…ma c’è qui la tua assenza che amo come te…“. Quando si è amato qualcuno sino all’eccesso, basta il ricordo per far vivere l’assenza e farla diventare presenza. Curioso il modo in cui Virginio si avvicinò a Paola & Chiara, pregevoli interpreti di questo brano (oltre che di “E adesso stop”). Galeotto fu Facebook…
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“Virginio ci chiese chiese l’amicizia e ci propose di ascoltare alcuni suoi brani. Ci mandò un pò di materiale che secondo lui era in linea con il nostro mondo musicale. Ci innamorammo di due brani in particolare : ‘Milleluci’ e ‘Adesso Stop!’. Insieme iniziammo a lavorare alla stesura di entrambi i brani per dar loro una forma più vicina a noi possibile“.
VIRGINIO SIMONELLI LIVE @ PIPER CLUB
Come Tony Bungaro ha raccontato a Velvet, oggi grazie ai vari Talent Show, c’è un proliferare di interpreti, anche bravi, ma di autori se ne vedono pochi: Pacifico, Kaballà, Agliardi. Bene, Virginio Simonelli può ritagliarsi uno spazio importante: in questo cielo di parole ci sono poche luci, altro che mille… 🙂
(foto by kikapress)