The Godfather of Soul. Così veniva, viene e verrà definito. James Brown è una leggenda della musica internazionale, indimenticato e indimenticabile. E ci fermiamo qui, per evitare l’effetto commemorazione. L’ultimo aggettivo – concedetecelo – potrebbe essere “inconfondibile”. Bastava un movimento dell’anca, una smorfia in viso o un urlo e il pubblico andava in visibilio. I tempi sembrano essere maturi per un film su di lui: si fanno già i nomi (parecchio interessanti) per chi dovrà vestire i suoi panni. Circa 25 anni fa fu ospite di una famosa trasmissione italiana e, sempre in quel periodo, protagonista di una celebre pellicola…
Living in Italia!
Nel 1988 James Brown arrivò in Italia, ospite di DOC, storica (e probabilmente più riuscita del genere) trasmissione musicale di Renzo Arbore. Un live conturbante e coinvolgente. Carica irrefrenabile per il Re del Soul, entusiasmo incredibile in tutto lo studio. Oggi, a 25 anni di distanza, Gegè Telesforo racconta così quella avventura “James si fece aspettare 48h, lasciandoci soli con la sua band. Un giorno, mentre eravamo in redazione, squillò il telefono, era il portiere di Via Teulada. Mi disse ‘Gegè, è arrivato n’artro negro‘. Era proprio James Brown…“. Miti e leggende vanno onorati e ricordati a dovere. Anche un film può essere occasione buona per la memoria: tra i candidati peri il ruolo da protagonista c’è Eddie Murphy. Il film prenderà in esame tutta la sua vita, senza sorvolare i periodi bui. Sarà diretto da Tate Taylor e co-prodotto da Mick Jagger. L’Italia, almeno una parte di essa, ha ripreso ad amare il padre del Soul grazie a Rocky, nel 1985…
Ad aprire le danze dell’amichevole match tra Apollo Creed e Ivan Drago, ecco James Brown perfettamente agghindato che intona lo stesso pezzo che tre anni dopo avrebbe fatto impazzire il pubblico di DOC, “Living in America“. Siamo certi che se oggi fosse ancora vivo lui, Barack Obama non ci avrebbe pensato due volte a invitarlo alla cerimonia del suo secondo insediamento alla Casa Bianca…
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