Emozioni Gold: “Sfide” musicali in Rai

Un mese dopo tocca ripetersi. A proposito di commemorazioni musical-televisive. L’esperimento che Rai Uno ha adottato per rendere omaggio ai grandi artisti passati a miglior vita non ha raggiunto i risultati sperati. Pur essendo un prodotto low cost, pur apprezzando l’impegno (lodevole) di Massimo Giletti, il pubblico non ha particolarmente gradito. Qui non contano gli ascolti: la musica in tv, per essere di qualità, non deve essere solo buona musica. Aldo Grasso ha definito questa serie di puntate come “la premiata ditta Funerali Postumi“: certo è che “Emozioni Gold“, ad esempio, dimostra di essere più adatto – come format – a raccogliere Sfide di questo tipo…

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Emozioni Gold

Accoppiata perfetta. L’oro e le emozioni. L’ottima autrice Rai Simona Ercolani, colonna portante di Sfide, ha ideato una nuova emozione televisiva. La memoria dei Pooh per ricordare Valerio Negrini, recentemente scomparso, tutto questo attraverso testimonianze intelligenti di colleghi e amici. Una storia strutturata bene, grazie ad un sapiente montaggio, costruito sulla base di ricerche ad hoc. Una prima puntata vissuta sull’onda di una brutta perdita per il panorama musicale italiano. Lo stesso è accaduto nella seconda: Rino Gaetano e Lucio Dalla. Il cantautore calabrese periodicamente torna a far parlare di sè, le reti televisive amano spesso tirar fuori qualcosa dalla bisaccia del passato. Lucio aveva ricevuto un tributo catodico proprio dal programma di Giletti: un’occasione persa…

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Nulla contro Patty Pravo. E’ l’aria salottiera della trasmissione che non riusciva a risultare “incuriosente”. Tutto qui. E non è poco. Il pubblico, quando si parla di musica, ama sentire parlare i protagonisti, raccontarsi. Mica resuscitare i defunti, ma uno sforzo linguistico si può fare. Fondamentale la credibilità di chi sta davanti la telecamera, la cosìddetta “autorevolezza”. “Emozioni Gold” ha fatto centro: ha ragione chi ha detto che sembra “Sfide” con un taglio squisitamente musicale. Sapore documentaristico, nessuna facile commemorazione. E quella voce fuori campo che ti accompagna sempre, donando garanzie narrative di alto profilo…

(foto by facebook)