La più classica delle buone azioni. O, se preferite, una decisione saggia, ragionata. Capita solo con i “mostri sacri”, con quelli che hanno maturato una grossa esperienza internazionale, che hanno visto palchi e platee in giro per il mondo. E che hanno fatto musica in tutti i luoghi dell’universo terreno. Stevie Wonder decide di annullare un concerto, non uno qualunque in questo delicato momento di politica internazionale…
Contro tutte le guerre
La risoluzione ONU ha dichiarato, a maggioranza, la Palestina “Stato osservatore” all’Assemblea generale. Conseguenze plurime, su tutte – artisticamente parlando – una decisione di Stevie Wonder, destinata a suscitare polemiche. L’interprete di capolavori come “Master Blaster” e “Isn’t she lovely” si mette da parte e annulla il concerto del prossimo 6 dicembre per l’organizzazione Friends of the Israel Defence Forces. “Data l’attuale e molto delicata situazione in Medio Oriente, e essendomi sempre battuto per un mondo unito, non mi esibirò al galà della FIDF“. Messaggero di pace dell’ONU dal 2009, Stevie non entra in sala di registrazione da circa 7 anni, quando aveva regalato ai sui fan quella perla de “A time to love”: poco prolifico ma, nonostante i suoi 62 anni, sempre pronto a fare la cosa giusta. Questa volta ci ha messo sopra anche il carico: devolverà dei fondi ad organizzazioni che aiutano bambini sia palestinesi sia israeliani con disabilità. Fa la cosa giusta, e non per una volta nella vita…
Music in red
Siamo trasversali, ci piace ogni tanto creare un filotto e dare spazio e strada a tutto quello che di buono i grandi artisti hanno fatto nella loro carriera. Tout court. Lo abbiamo fatto ieri con Morricone & Tarantino, lo facciamo oggi. Musica-cinema è binomio indissolubile: l’uno in soccorso dell’altra, e viceversa. Nel 1984 arriva nelle sale “La signora in rosso”. Con questo titolo lo abbiamo conosciuto in Italia: abbiamo riso con Gene Wilder, ci siamo innamorati di Kelly Le Brock. Ascoltando e riascoltando la musica di Stewie Wonder. “I just called to say i love you“, “It’s you” “Moments aren’t moments”. La solita commedia americana che non tramonta mai, che non passa mai di moda. Proprio come la musica di quel tipo con le treccine…
(foto by kikapress.com)
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