Dear Jack ottimisti dopo l’arrivo di Leiner: "Sarà la musica a dimostrare chi siamo" [INTERVISTA]

E” passato quasi un anno esatto da quando abbiamo intervistato l”ultima volta i Dear Jack, eppure tante cose sono cambiate negli ultimi 12 mesi, più di quanto avremmo potuto prevedere in quel momento. Era novembre, il gruppo era entusiasta per il disco che sarebbe uscito di lì a breve (più precisamente a febbraio dell”anno successivo, Domani è un altro film – Seconda parte), non aveva ancora la certezza di poter partecipare al Festival di Sanremo 2015, dove ha poi spopolato con il brano Il mondo esplode tranne noi. Un anno che sembra un”eternità, a ben pensarci: nel frattempo c”è stato un tour estivo di successo, un concerto-evento all”Arena di Verona e poi, all”improvviso (almeno per i fan), l”abbandono di Alessio Bernabei, frontman del gruppo.

Capitolo difficile da superare, forse, eppure i componenti rimasti ce la stanno facendo, anche grazie all”arrivo di un nuovo cantante, Leiner Riflessi. Sì, lo stesso talento portato alla ribalta dall”ottava edizione di X-Factor Italia, quella vinta da Lorenzo Fragola. Abbiamo parlato anche con lui lo scorso marzo (INTERVISTA), poco dopo l”uscita del video del suo singolo Tutto quello che ci resta. Sembrava entusiasta della sua esperienza a X-Factor, desideroso di dimostrare quanto altro ancora aveva da offrire, rispetto cioè che aveva già mostrato attraverso il piccolo schermo, e ora è arrivata l”occasione giusta per farlo.

Le strade di Dear Jack e Leiner, infatti, si sono incrociate, e lui ha preso il posto lasciato scoperto da Bernabei, anche se il gruppo e il giovane cantante hanno dovuto vedersela con le polemiche portate avanti da una parte dei fan. Quelli più nostalgici, quelli che proprio non ce l”hanno fatta ad accettare il fatto che Alessio non facesse più parte del gruppo, benché lui stesso abbia espresso più volte il desiderio di poter proseguire il suo percorso artistico come solista, con la “benedizione” dei suoi amici ed ex colleghi della band (QUI la loro ultima intervista insieme durante una puntata di The Flight andata in onda su RTL).

Un anno, tante emozioni, tra gioie e delusioni, problemi da superare, soddisfazioni portate a casa. Ma la storia del gruppo è sempre stata così, almeno finora. Rapida. Formatosi nel 2012, la band ha raggiunto la popolarità già l”anno successivo, grazie al programma Amici di Maria De Filippi e sembra incredibile che a soli tre anni di distanza da quando tutto è cominciato, i ragazzi si siano ritrovati già a dover combattere contro le critiche e la diffidenza di una certa porzione di pubblico. Ecco come Francesco Pierozzi, Leiner, Lorenzo Cantarini, Alessandro Presti e Riccardo Ruiu hanno raccontato tutto questo.

Prima di tutto: come sta Francesco? (Ricordiamo che i Dear Jack hanno dovuto posticipare il concerto previsto a Milano a causa dell”operazione alla spalla programmata per il chitarrista del gruppo)
Francesco: Sto bene. Sono solo un po” preoccupato e mi sono stancato di soffrire. Ma andrà meglio.

Come sta andando il lavoro con Leiner? Lui può portare molte novità rispetto alla vostra produzione precedente.
Leiner: Le novità erano nell”aria anche prima che prendessi parte al progetto, ma effettivamente veniamo da percorsi musicali differenti. Cerchiamo di prendere spunto dalle diverse esperienze, stiamo lavorando tanto.
Lorenzo: Ci sono brani nuovi già da tempo, cercheremo di sfornarne presto qualcuno. Abbiamo grandi progetti, anche se non abbiamo ancora preso decisioni definitive. Il sound sarà lo stesso dei Dear Jack, ma ci sarà anche qualche novità.

Leiner, come hai vissuto la diffidenza dei fan più nostalgici che risentono della mancanza di Alessio?
Leiner: Sono felice e ottimista, a prescindere dai commenti altrui. Noi comunque raccogliamo tutto, ascoltiamo i pareri ma abbiamo anche il nostro percorso e le nostre idee.

Impossibile non chiedervelo, prima di passare oltre: come va con Alessio?
Lorenzo: Noi abbiamo una dote, ovvero diamo il giusto peso a ciò che leggiamo sui social, che sono sicuramente importanti per una realtà giovane come la nostra, ma spesso è lì che si accende “una miccia” e finisce per diffondersi ogni tipo di informazione. Abbiamo letto cose che ci hanno fatto sorridere, ma anche soffrire. Ci siamo sentiti presi di mira ingiustamente, ma non da parte di Alessio, anzi.

Con lui non ci sentiamo moltissimo, ma capita di scriverci o vederci. Siamo anche consapevoli del fatto che la nostra storia è particolare. Il rapporto con i fan lo gestiamo spesso tramite Facebook,  così da poterci sempre tenere in stretto contatto con loro, è bello ma abbiamo anche letto tantissime cose cattive. Noi comunque siamo sereni, siamo concentrati sul nostro lavoro e sappiamo che sarà la musica a chiarire tutto.

Come mai la scelta è ricaduta su Leiner?
Riccardo: C’è stato un periodo in cui avevamo pensato di continuare in 4, poi però abbiamo pensato che sarebbe potuta entrare una persona che aggiungesse anche qualcosa alla band, qualcosa di nuovo che ci stupisse, per ripartire con il sorriso stampato sul volto. Così abbiamo ascoltato tante voci e cantanti, poi però abbiamo incontrato Leiner di persona e siamo rimasti folgorati da lui.

Quale ricordo del tour estivo porterete con voi?
Alessandro: E’ stata un”esperienza bellissima, ogni volta riuscivamo a reinventarci, a cantare qualcosa di diverso per ogni singola data
Francesco: Il ricordo legato all’Arena di Verona, sicuramente. E” difficile da realizzare. Quello che ti rimane in testa di quella serata sono tutte quelle luci…il cielo stellato, e tu che puoi essere lì a fare la tua musica…è stata un”emozione unica.

E” ripartito ufficialmente Amici, giunto alla sua 15esima edizione. Cosa consigliate ai ragazzi che ora stanno affrontando questa esperienza?
Riccardo: Di essere umili, di essere se stessi e lavorare ogni giorno. Per noi è stata un”avventura indimenticabile e ci ha resi fortissimi. Adesso nessun evento ci fa paura, anche se ovviamente c”è un po” di ansia prima di alcuni concerti. Ci sentiamo forti e uniti: suonavamo davanti a milioni di persone che ci guardavano da casa, professori a cui non andava bene quasi nulla…siamo pronti a tutto! Poi consiglierei di non smettere mai di lottare.

I talent sono stati presi particolarmente di mira in questo periodo. Red Ronnie, ad esempio, vi ha anche chiamato in causa, recentemente, mentre sosteneva che i talent di struggono la musica e che gruppi come voi vengono velocemente rimpiazzati con altri artisti emersi grazie alla tv. Come i The Kolors, per esempio, andando in ordine cronologico. Cosa ne pensate?
Lorenzo: Pensa che molti cantanti che erano con noi ad Amici avevano da tempo il sogno di entrare a farne parte, seguivano da anni il programma, mentre noi, per esempio, abbiamo scoperto che esisteva “il serale” due mesi dopo essere entrati in trasmissione! Non lo conoscevamo bene, come talent. Non avremmo mai pensato di sfondare grazie ad Amici. Noi siamo cresciuti con il rock, il blues, il metal e la musica classica…abbiamo una cultura musicale notevole e questo non rispecchia molto l’opinione che comunemente si ha degli artisti che escono da questo tipo di programmi.

Per noi è stato tutto meraviglioso, ma ovviamente ci siamo resi conto di come vieni catalogato se hai partecipato ad Amici o altri talent. Ciò che farà la differenza sarà il nostro approccio alla musica. Un anno dopo essere usciti da lì ci siamo accorti che molte persone ci sostenevano perché seguivano la trasmissione, erano quelle persone che poi infatti hanno iniziato a seguire i The Kolors o Briga. Ma sono quei fan ti sostengono anche quando è passato del tempo, nonostante i cambiamenti, a dimostrare che la notorietà te la sei meritata davvero. Noi possiamo contare anche su questo tipo di pubblico, che ci è rimasto sempre accanto.

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