Morgan contro X-Factor: “I talent show sono la tomba della creatività”

X-Factor non ha pagato Morgan“, è questa la frase che Morgan vorrebbe leggere su tutti i giornali nelle prossime ore. Arrivano come un fulmine a ciel sereno le dichiarazioni del leader dei Bluvertigo durante la conferenza stampa del Brianza Rock Festival (in cui la band si esibirà il prossimo 12 giugno). L’artista ha infatti consigliato a tutti i ragazzi di non iscriversi ai talent show perché sono solo degli stratagemmi (parole sue) per far firmare un contratto discografico a tutti quelli che vogliono partecipare: “Il talent show, ma soprattutto X Factor, è la tomba della creatività – riporta l’Ansa – Chiunque ha talento non faccia un talent show. Sappiate ragazzi che quando vi iscrivete anche solo per la prima audizione voi avete già firmato un contratto discografico, voi siete legati mani e piedi per sempre a una casa discografica che non vi farà avere successo“.

Morgan è felicissimo di aver abbandonato il mondo della televisione per tornare alla musica, tuttavia nessuno si aspettava delle affermazioni del genere. La nona edizione del programma di Sky 1 vedrà come protagonisti nei panni di giudici ancora una volta Fedez e Mika, la new entry Skin e il grande ritorno Elio. Proprio quest’ultimo qualche anno fa ha avuto un atteggiamento simile a quello del collega, seppur con toni più pacati. Il cantante è stato giudice dalla quarta alla settima stagione (sua la vittoria all’esordio, ancora su Rai Due, con Nathalie Giannitrapani), poi però ha abbandonato: “Lo volevo fare solo un anno – ha detto in un’intervista a TvBlog – sono rimasto quattro anni. E non lo farò mai più: mai più. Sono contro la filosofia dei talent, ma se non li avessi frequentati non mi sarei potuto permettere Il Musichione“.

In realtà lo stesso vale per Morgan, visto che anche lui ha già lasciato una volta la trasmissione: “Non lo faccio perché non mi diverto più – ha dichiarato nel 2010 ai microfoni di Un giorno da pecora su Radio Due dopo aver partecipato alle prime tre edizioni, portando alla vittoria gli Aram Quartet, Matteo Becucci e Marco MengoniIl programma ha un format che non mi permette di avere il controllo su cose di cui sono competente. Mi girano le pa**e a non avere l’autorità che dovrei avere“. Ci ripenserà ancora una volta?

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