La seconda serata del Festival di Sanremo inizia subito con la gara dei giovani: prima una sfida tra romani, la band Kutso (leggi l’intervista di Velvet Music) e il più piccolo Kaligola (leggi l’intervista di Velvet Music). Ad avere la meglio è il gruppo, con un’esibizione esilarante tra il cantante che saltella sul palco ed il chitarrista vestito interamente di fiori. Gabriele (questo il vero nome del rapper) è troppo giovane. E si vede. La canzone è carina, ma l’emozione ha la meglio. Si “scontrano” poi due ex concorrenti di talent show: Enrico Nigiotti (leggi l’intervista di Velvet Music) di Amici e Chanty (leggi l’intervista di Velvet Music) di Star Academy. Il primo con un pezzo energico e la seconda con un brano raffinato ed elegante. E’ Nigiotti a passare alla serata finale di venerdì insieme ai Kutso.
Cosa dire della gara dei Big? Ad iniziare è Nina Zilli con Sola, una canzone che è un misto tra Alicia Keys e la colonna sonora di un film di James Bond. Marco Masini porta Che giorno è: interpretazione energica e perfetta. Ormai “Smettila di smettere” è già un tormentone. Libera è invece la canzone scritta da Francesco Silvestre dei Modà per Anna Tatangelo: un brano adatto per Lady Tata e che interpreta senza pecche. Lo stesso vale per Bianca Atzei (leggi l’intervista di Velvet Music) con Il solo al mondo. Il primo ad avere qualche intoppo è Raf con Come una favola. I difetti vocali sono tanti, ma a guardarlo bene in faccia, non sembra stia molto bene. Febbre per lui con annesso abbassamento di voce? Si tratta addirittura di bronchite. Bisogna aspettare la seconda esibizione di venerdì per giudicare al meglio.
Per Il Volo con Grande amore vale lo stesso commento dato a Lara Fabian. Voci impeccabili, come anche la canzone, molto sanremese. Avrebbe sicuramente vinto negli anni Novanta. E oggi? Un vento senza nome di Irene Grandi non convince pienamente, mentre Lorenzo Fragola parte un po’ sottotono con la sua Siamo uguali, per poi riprendersi senza problemi dalla seconda strofa. Lo preferiamo comunque in inglese. Francesco Mandelli e Fabrizio Biggio portano la loro Vita d’inferno in stile Cochi e Renato, anche se da due irriverenti come loro ci aspettavamo qualcosa di più. Detto fatto. Biggio dimentica di autocensurarsi, facendosi scappare una parolaccia in diretta televisiva. Fortunatamente arriva il perdono del patron Carlo Conti. Chiude le esibizioni Moreno con Oggi ti parlo così: il rap arriva sul palco dell’Ariston. Promozione a pieni voti.
Per quanto riguarda gli ospiti musicali il primo ad apparire è Biagio Antonacci con un medley emozionante sulle note di grandi hit come Se io se lei, Pazzo di lei e Sognami. Senza dimenticare il ricordo a Pino Daniele con Quando. Accendini in aria per tutti. Peccato solo per i non-calzini indossati dal cantautore. Altro omaggio ad un cantautore scomparso, Mango: questa volta nessuno “cerca” di interpretare la sua Lei verrà, lasciando l’onore alla valletta Rocio Morales di ballare sotto queste magiche note. Viene premiato poi Pino Donaggio e c’è spazio anche per ospitare Conchita Wurst. Una specie di passaggio di testimone, visto che il vincitore della manifestazione potrebbe rappresentare l’Italia nella prossima edizione degli Eurovision Song Contest. Chi sarà? Per oggi a rischio eliminazione sono la Atzei, Biggio e Mandelli, Moreno e la Tatangelo.
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