Taylor Swift ha già dato prova di non lasciarsi intimorire di fronte a nulla: nonostante la giovane età (24 anni) la cantante dimostra una professionalità, calma di nervi e decisione di una donna molto più matura. Lo scorso dicembre ha rimosso le sue canzoni da Spotify, accusando la piattaforma di non pagare abbastanza gli artisti per il materiale da cui attinge a piene mani, una mossa che neanche molti dei colleghi più “attempati” hanno avuto il coraggio di fare, ieri, 28 gennaio, la sua risposta ad alcuni hacker che hanno avuto accesso ai suoi profili Twitter e Instagram e hanno minacciato di pubblicare le sue foto nuda se non avesse pagato un riscatto in Bitcoin (moneta virtuale in voga in Rete).
La grintosa biondina di Blank Space si è fatta forse intimorire? No, ovviamente no. Anzi, ha risposto agli hacker tramite il suo profilo Twitter (che è riuscita a recuperare): “Vi piacerebbe! Buon divertimento con photoshop perché tanto non c’è nulla”. Swift non retrocede neanche di un passo, quando si tratta dei suoi diritti, siano essi musicali o personali.
Forse per questo, proprio ieri, Madonna ha dichiarato di stimarla e che la giovane collega potrebbe essere considerata una “principessa” del pop (di certo non ancora all’altezza della Regina Ciccone, ma già è qualcosa…): “Mi piace – ha scritto Madonna sui suoi social – penso che lei scriva canzoni pop davvero orecchiabili, che non riescono ad uscire dalla mia testa”. In fondo le due artiste hanno in comune un carattere molto forte: come Madonna, Taylor dimostra di sapere il fatto suo quando si tratta di affari, marketing e di vendere la propria immagine. Dopo il caso di Spotify, è arrivata anche a registrare il copyright di alcune frasi contenute nelle sue canzoni.
“This sick beat” (questo beat malato), “Party like it’s 1989”, “Cause we never go out of style” (Perché noi non passiamo mai di moda), “Could show you incredible things” (Potrei mostrarti cose incredibili), “Nice to meet you, where you been?” (Piacere di conoscerti, dov’eri?): queste alcune frasi tratte dal suo ultimo album, 1989, che la cantante vuole utilizzare per il suo merchandising (e in effetti ben si prestano a un progetto del genere). Ma tali “slogan” non sarebbero destinati alle più classiche t-shirt, tazze o spille: ha pensato infatti a oggetti più insoliti come cinghie per le chitarre, tatuaggi removibili, bastoni da passeggio, calze di natale, presine e tovaglioli. Chissà se anche questa trovata segnerà un successo come il resto della sua carriera.
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