E’ tornato il Blasco. Dopo tre anni Vasco Rossi ha pubblicato un nuovo, attesissimo album: “Sono innocente”. Giubbotto di pelle marrone, immancabile cappellino, Vasco è salito sul palco del Medimex di Bari con un taccuino giallo, su cui di solito scrive le canzoni ma che questa volta gli è servito per non perdere il filo e parlare davanti alla platea che lo aspetta, trepidante. Sono quindici le tracce che compongono il suo nuovo lavoro, con due canzoni composte anni fa, che lo riportano indietro nel tempo e gli valgono un “assomiglia a De Andrè”, per “Ape Regina”.
VASCO ROSSI: COME VORREI (VIDEO UFFICIALE)
Vasco gongola, è soddisfatto ma non riesce a celare la sua timidezza: solo le canzoni possono tirarlo fuori dal guscio, fargli respirare un po’ di libertà. E’ un album autoironico questo: “È provocazione, è ironia e autoironia, è l’uso dello sberleffo. Per me il rock è come il sesso: la cosa più divertente che faccio senza ridere“. C’è il Vasco vecchio e quello nuovo, che ha dovuto affrontare una malattia ma l’ha superata, con grinta, coraggio e voglia di tornare sul palco.
“Il titolo è provocatorio. L’artista è sempre innocente quando compone, anche se non è innocente l’uomo lo è la sua opera. Chi divide il mondo in buoni e cattivi dice che i buoni dormono bene la notte e i cattivi vivono bene di giorno. Io sono fuori categoria perché io ho sempre dormito bene di giorno e vissuto molto di notte“, spiega il Blasco. Lui non legge i giornali perché non ama la realtà di oggi, conosce la depressione e i lati oscuri del mondo e riesce ad affrontare tutto grazie alla musica. Tornerà probabilmente in tour la prossima estate e scherzando avverte: “I prossimi concerti li farò a casa vostra, direttamente porta a porta“. Per molti sarebbe un sogno che si avvera.
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