Una suora che canta. Che vince un talent show, che riesce a raggiungere numeri incredibili sui social network, soprattutto su YouTube (con views che ormai si fa fatica a contare, e delle quali ormai non ci si meraviglia più). Suor Cristina Scuccia è ‘diventata’ Sister Critina, ha preparato il suo album di debutto internazionale, ma il primo singolo estratto (GUARDA QUI IL VIDEO), la cover di “Like A Virgin” ha suscitato rumori e malumori. O, comunque, un bel po’ di ironia. Neppure il Sir, l’agenzia dei vescovi italiani, ha apprezzato le gesta canore della giovane siciliana: in un editoriale, infatti, l’organo ufficiale, che fa riferimento alla Cei, definisce il tutto una “operazione commerciale spericolata e furbetta“.
Il Sir all’attacco
Il Sir ci va giù piuttosto pesante, ecco l’attacco a Sister Cristina (se così vogliamo definirlo) e alla sua “Like A Virgin”: “Laddove lo sfruttamento del binomio diavolo/acqua santa ha sempre molta presa sul pubblico, nemmeno agli americani di Sister Act sarebbe venuto in mente una simile mossa del cavallo. Il dubbio dell’uso strumentale della suora dalla voce d’angelo sorge spontaneo dopo i non brillanti risultati in termini di vendite e di pubblico post vittoria televisiva. Deinde per cui, chi avrebbe parlato di lei se non avesse cantato proprio una canzone di Madonna?“.
L’ironia dei vescovi
Fratellanza, apertura, o il più classico ‘porgi l’altra guancia’. Niente di tutto questo, il Sir ne ha ancora per Suor Cristina e per la sua cover di Madonna: “..e ora ci si viene a dire che si può cantarla (riferimento al brano “Like A Virgin”) rendendola ‘qualcosa di più simile a una preghiera laica che a un brano pop’. Beata ingenuità“.
Sapevamo che la neo-Sister Cristina avrebbe dovuto faticare per farsi apprezzare, tanto dal pubblico, quanto dalla critica. Ora ci si mettono anche i vescovi, quelli che in teoria avrebbero dovuto sostenerla. Il contrario. Ora la domanda è: che ne pensa J-Ax, mentore della giovane stellina di The Voice?
(foto by facebook)