E’ l’anno dei Tokio Hotel. Quella che una volta veniva considerata una scatenata boyband (probabilmente lo era), oggi ritorna a spron battuto e si ri-presenta con tanti cambiamenti, tanto nel look, quanto nelle sonorità. Dopo l’ottima release del brano “Run Run Run” (GUARDA QUI IL VIDEOCLIP), la band tedesca ha postato sul proprio canale ufficiale Vevo un nuovo estratto dall’album “Kings of Suburbia”. E, così, nei giorni in cui gli One Direction continuano a farla da padrone – a proposito di boyband -, “Girl Got A Gun” non arriva come una risposta da parte dei fratelli Kaulitz (Bill e Tom, gemelli 25enni), bensì come ulteriore segnale di una rinascita totale. Che, onestamente, ci sta piacendo moltissimo.
“Girl Got A Gun”, il videoclip: protagonista un pelouche
Come detto in apertura, i Tokio Hotel stanno per pubblicare – via Universal Music – il loro sesto disco “Kings of Suburbia”, a cinque anni di distanza dal precedente. Il nuovo album verrà rilasciato ai princìpi di ottobre: dopo “Run Run Run”, ecco un nuovo esempio che traccia un segnale di discontinuità rispetto al passato della formazione tedesca. Il videoclip che accompagna il brano è giocato sulla surrealtà, sul grottesco: un gigantesco pelouche celeste che viene assalito da tre ragazze agguerrite, pronte a giustiziarlo. Molteplici le motivazione, di certo il simpatico essere non brilla di “signorilità”, giudicate voi…
Ed ora il nuovo album
Uscirà agli inizi di ottobre il nuovo album dei Tokio Hotel: con “Kings of Suburbia”non sarà semplice (ma neppure impossibile) eguagliare i numeri della prima fase della loro carriera. Cifre clamorose, 7 milioni di copie vendute nel mondo, 160 dischi d’oro e 63 dischi di Platino in 68 paesi. Senza contare i circa 100 riconoscimenti nazionali e internazionali: fiore all’occhiello dell’industria discografica teutonica, mai da quelle parti erano stati capaci di vincere un American MTV Video Music Award (per i Tokio il “Best New Artist”, ndr.) e premi in Giappone (“Best Rock Video”). Tutto è (anche) nelle mani di un pelouche. Ammesso che sia sopravvissuto all’agguato.
(screenshot by YouTube)