“Amore mio.. ma come ho fatto a restare in silenzio di fronte a te, non ti ho mai detto le cose che ho dentro, perdonami…capiscimi…“. Struggente e appassionato Biagio Antonacci nel suo nuovo singolo “Dolore e Forza”, ora accompagnato anche da un essenziale videoclip in bianco e nero. Come la solitudine del compositore di fronte a spartito e pianoforte, così l’artista milanese al centro di uno stadio deserto: da solo con la sua chitarra e i suoi pensieri. E il suo canto, tra amore universale e libertà.
Biagio Antonacci si prepara a tornare in tour il prossimo autunno. Dopo la bella partecipazione al Coca Cola Summer Festival (GUARDA L’INTERVISTA), ecco il videoclip ufficiale di “Dolore e forza”, brano attualmente in rotazione radiofonica: si tratta del secondo estratto dall’album “L’amore comporta”, stabilmente nella Top Ten della classifica Fimi tra i più venduti in Italia.
“Dolore e Forza”
Il videoclip ufficiale di “Dolore e forza” arriva pochi mesi dopo il cliccatissimo “Ti penso raramente” (GUARDALO QUI), vede protagonista Antonacci mentre realizza il suo singolo alla chitarra, seduto al centro del rettangolo di gioco dello Stadio Bentegodi di Verona. Verona è anche città cara al regista Gaetano Morbioli, già dietro la macchina da presa per i video musicali di artisti italiani molto noti, come Laura Pausini, Alessandra Amoroso, Anna Tatangelo e Max Pezzali.
Antonacci ha definito – via Twitter – il videoclip “Dolore e forza” come una “emozione allo stato puro“. Oggettivamente, il risultato sfiora la perfezione: in piena stagione estiva è apprezzabile il recupero di essenzialità e intimità, del bianco e nero in luogo dei colori forti. Biagio, piedi scalzi e barba lunga, sembra l’immagine italiana di Sting, visto l’aspetto maturo e ‘metropolitano’. La canzone “Dolore e forza” è delicata, ‘sofferta’ e non guarda all’amore come mero sentimento tra un uomo e una donna, ma va oltre e diviene universale. Profondamente intensa, si appoggia su un testo confidenziale e immediato: “quando prima mi parli, quando dopo mi ascolti, quando ridi di niente, quando leggi o ti spogli, quando apri la porta e mi porti la vita, il calore che emani, la tua pelle è una culla…”.
(screenshot by YouTube)