Il plagio è una roba antica. Tanto quanto l’universo, o quasi. Il giorno stesso che il Signore inventò la musica (anche se molti pensano che essa stessa sia responsabile della propria nascita) qualcuno cercò di capire come e quando copiarne la melodia. Quando il Festival di Sanremo era più immediato e orecchiabile degli ultimi anni, molteplici erano i plagi contestati su quel palcoscenico, la stessa Suor Cristina, fenomeno di The Voice 2014, ha dovuto scontrarsi con piccole accuse del genere (LEGGI QUI I DETTAGLI). Questa volta andiamo ancora più in alto, perché la regina del pop internazionale, Katy Perry, deve adesso fare i conti con i Flame, una band di St. Louis. La cantante di Santa Barbara ‘avrebbe’ preso spunto (più di un po’) da un loro brano per costruire la sua recente hit “Dark Horse”…
GUARDA QUI IL VIDEOCLIP “DARK HORSE”
A fine febbraio Katy Perry, che nel video “Dark Horse” assume le sembianze di una ‘faraonessa pop’, ha scatenato le ire dei musulmani presenti sul web. Quel suo trasformare i corteggiatori in sabbia non andò giù a un certo pubblico e il fatto che tra gli stessi pretendenti ci fosse un giovane con indosso un ciondolo con su scritto “Allah” (in arabo) fu preso come una forma di sberleffo misto a blasfemia (LEGGI QUI I DETTAGLI). Quattro mesi dopo, ecco nuove accuse per il suo videoclip: la Perry è stata accusata di plagio da parte di un gruppo di rapper cristiani, i Flame (Marcus Gray, Chike Ojukwu, Lecrae Moore e Emanuel Lamber).
Uguali, o quasi
I Flame hanno sporto querela sostenendo che Katy Perry abbia preso spunto dal loro brano “Joyful noise” del 2007. Ad accorgersi del tutto – come riporta l’autorevole The Guardian, è stato il DJ dei Flame, Cho’zyn Boy, il quale si è accorto che, abbassando di un’ottava la tonalità di Katy e rallentando l’andamento, le due canzoni sono praticamente identiche. Testo escluso, ovvio.
(foto LaPresse)