Ligabue, tre brani strumentali per il Palazzo dei Musei di Reggio Emilia

Quella che molti definiscono come una forma di arte povera, la musica, può incontrare la ricchezza e la maestosità artistica di un museo. Non un museo qualunque, ma il nuovo Palazzo dei Musei di Reggio Emilia. L’arte chiama, Luciano Ligabue risponde: “Mi è stato chiesto se avessi potuto realizzare una ‘colonna sonora’ per il Palazzo dei Musei della mia città. Musica che dovrebbe accompagnare i visitatori ma che sarebbe anche, all’interno di una sala, un’opera a sé. L’idea mi è piaciuta subito – continua il Liga – e così ho scritto e suonato tre brani strumentali: “Edison”, “Di Passaggio” e “Sotto Il Cielo Di Reggio”. E’ un omaggio che spero sarà gradito e soprattutto che possa rendere ancora più intensa l’esperienza della visita al museo per chi la farà“.

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Colonna sonora per un museo

Accogliendo l’invito ricevuto da parte del Comune di Reggio Emilia, Luciano Ligabue ha composto tre brani strumentali (“Edison”, “Di Passaggio” e “Sotto Il Cielo Di Reggio”), ispirati e dedicati al nuovo Palazzo dei Musei del capoluogo Reggiano, e li ha donati alla città e al Comune, a cui il Palazzo appartiene. Colonna sonora originale confezionata appositamente per la sua città e per tutti i visitatori del Museo inaugurato in questi giorni. I suggestivi brani strumentali di Ligabue verranno presentati e diffusi negli spazi del Palazzo di via Spallanzani in occasione della Notte dei Musei, dalle ore 21.00 di sabato 17 maggio alle 02.00 di domenica 18 maggio…

Verso l’installazione acustica

Già da domenica 18 maggio i visitatori del Palazzo dei Musei potranno ascoltare la ‘colonna sonora’ al terzo piano nei nuovi spazi della Manica Lunga. Nelle prossime settimane il lavoro realizzato dal rocker di Correggio si trasformerà in una vera e propria installazione acustica della Manica Lunga, integrata con i nuovi spazi museali e gli oggetti in mostra, divenendo anch’essa un “oggetto” vivo, dinamico, denso di fascino ed evocazioni. Musica: non sarà arte, ma di certo altissimo artigianato. Reggio Emilia ringrazia uno dei suoi figli.

(foto by facebook)