Justin Bieber, nuova sorpresa su Soundcloud: “We Were Born For This” [AUDIO]

Sdolcinato, innamorato, disperato. A tratti struggente. O, forse, nulla di tutto questo. Fatto sta che Justin Bieber ci ha preso gusto e, dopo il brano a sorpresa “Hard 2 face reality” (ASCOLTALO QUI), torna – a circa 48 ore di distanza – con “We were born for this”. Un’altra canzone su SoundCloud, una doppietta che fa impallidire finanche l’epoca dei Music Mondays, quando la popstar canadese usava rilasciare un brano ogni sette giorni, ogni lunedì per la precisione. Nuova dedica, questa “We were born for this”, per Selena Gomez? Non ci è dato sapere, di certo la liasòn fa gioco a Justin, inutile nasconderlo. Ascoltiamo il pezzo, intanto…

“We were born for this”

Nati per questo. Noi per scrivere, lui per cantare e per sorprendere i suoi fan. E’ bastato poco, perché #WeWereBornForThis entrasse in tendenza su Twitter (ormai il successo si misura in clic, sapevatelo): è servita tanto a Justin Bieber l’esperienza di alcuni mesi fa, quella dei Music Mondays: dopo il brano “Hard 2 face reality, Soundcloud accoglie anche la seconda traccia a sorpresa, “We were born for this”.

Per il principe dei Beliebers molteplici angosce sentimentali e giudiziarie, ultimamente, sarà stata questa la dinamo decisiva in grado di scatenare tanta luce creativa? Nessun singolo ufficiale, nessun Ep, né – tanto meno – nessun album. #WWBFT ricalca le ultime composizioni, le canzoni contenute nel disco-raccolta “Journals”, con Justin dimesso nel suo canto: “E’ il mio momento e non lo sprecherò, pensando a quello che vuoi dire…“.

Dunque, dal produttore al consumatore. “We were born for this”, proprio come la precedente “Hard 2 face reality” è stata presentata tramite Soundcloud, Justin Bieber si è anche ‘avvalso’ di un’immagine quasi mutuata dalla copertina di “Riot!” (Paramore, 2007): per la serie, buon gusto per la storia o furbata da star smaliziata? Conta poco, quel che conta è il valore della sua musica: Bieber ha margini di miglioramento, la carta d’identità è dalla sua parte.

(foto LaPresse)