“Scappi dall’Italia per problemi col fisco, pure Baby K ti ha scartato dal suo disco…“. Coppi e Bartali, Beatles e Rolling Stones, Vasco e Ligabue. E molti, molti altri. Di dualismi, faide e lotte tra colleghi la storia è piena, il rap non poteva essere immune da questo genere di conflitti. Anzi, non è questa la prima volta che due esponenti della scena hip-hop decidono di beccarsi a colpi di rime.
Dalle Marche alla Sardegna, da Fabri Fibra a Vacca: il loro resta senza dubbio uno dei ‘dissing’ più coinvolgenti degli ultimi tempi. Una volta il celebre rapper di Senigallia disse di essere più amico che fan del collega, come canta nel suo pezzo, “Niente di personale”…
“Niente di personale”
Ora, dopo “Zombie” in Dadaismo di Deleterio e dopo “Il Diavolo Non Esiste” di Vacca e qualche frecciatina dall’autore di Guerra e Pace sul palco dell’evento organizzato da Vodafone (pochi giorni fa, una grande festa rap), arriva una web track di 11 minuti: la risposta di Fibra, in rima ovviamente. “Tu non hai le rime, lo stile, hai testi flosci/vali tanto quanto un giornaletto di gossip/questa qui è la prova che non sei un vero artista/in Italia, in Giamaica, sei solo un turista…“.
Così, tra una base già edita e qualcun’altra inedita, oltre al pregevole mix di Shablo, Fabri Fibra si scaglia contro il ‘nemico’ Vacca, il quale difficilmente starà a guardare: sui social appare già sul piede di guerra, lui che era stato scudiero (o spalla, se preferite) di Fabrizio nel corso dei live seguiti all’uscita dell’album “Bugiardo”. E, a proposito di live e concerti, una rima ad hoc: “il mio show un’ora e venti, Alcatraz, tutto esaurito /
cosa inventi? Bla bla bla/il tuo show mi ricorda una canzone della Sindrome/Gratta e Gratta…“.
“Niente di personale”, piaccia o no (i giudizi estetici contano poco in questo caso) è un canto rimato e ritmato colmo di critiche al passato e alla vita privata del collega Vacca: Fabri Fibra rappa su presunti debiti non pagati e accordi non rispettati, torti e insulti vari. Una faida dei tempi moderni, insomma: non va ingigantita, ma la rabbia e il rancore paiono essere reali, sinceri, non frutto di qualcosa studiato a tavolino per una mera questione promozionale.
(foto LaPresse)
