Rapper Gemitaiz condannato a un anno a dieci mesi di reclusione

Facciamo cronaca, quando il caso lo richiede. E qui il caso non rende felici. Lo diciamo senza alcuna retorica, perché il protagonista di questa storia si era fatto notare, nel recente passato, per validi lavori musicali. Non va dimenticato, non adesso. Dopo l’arresto che vi avevamo documentato giorni fa (QUI LA NEWS COMPLETA), il rapper Gemitaiz, esponente dell’hip hop italiano, ha patteggiato la pena a un anno e dieci mesi di reclusione, per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio…

Un giovane promettente

Davide De Luca, romano di 24 anni. Rap nel sangue e ottime prospettive per il futuro. Nell’ambiente discografico (e musicale) era conosciuto come “Gemitaiz”, senza dubbio un nome di punta nel panorama dell’hip hop italiano. Dopo l’arresto degli socrsi giorni, è finito sotto processo per spaccio di sostanze stupefacenti. Ha deciso di patteggiare la pena. Risultato? Un anno e dieci mesi di reclusione, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio.

Due gli elementi che hanno condotto il rapper Gemitaiz a una sosta forzata della sua carriera da artista. Rispondono al nome di marijuana e ketamina. Da vendere, così ha stabilito il giudice Paola Roja del tribunale di Roma. “Con le guardie dietro con tre grammi in tasca faccio i cento metri da record mondiale“. Questo uno dei versi presenti in uno dei suoi brani più noti. La stessa sicurezza che si è dissolta lo scorso 29 gennaio, quando, nella centralissima via Tigrè, ha incrociato i carabinieri, che subito hanno provveduto a effettuare controlli ulteriori per poi condurlo davanti al giudice.

Il rapper ha tentato in tutti i modi di giustificarsi, negando la sua attività di spaccio, purtroppo nessuno gli ha creduto. In casa i carabinieri hanno trovato altra droga e un bilancino di precisione. Gemitaiz è stato arrestato, il giorno dopo spedito ai domiciliari: a casa con la mamma. Fino a ieri, 11 febbraio, quando con la condanna De Luca è anche tornato in libertà.

(foto facebook)