Il rapper Gemitaiz arrestato a Roma per spaccio di stupefacenti: processo l’11 febbraio

Il rap è il genere più in voga tra i giovani d’oggi, purtroppo un genere capace – questa volta – di fare notizia anche per fatti lontani dall’universo delle sette note. E’ stata l’edizione romana di Repubblica ad annunciare l’arresto di Gemitaiz, al secolo Davide De Luca, 24enne rapper romano accusato di spaccio di sostanze stupefacenti e posto, in seguito, ai domiciliari. Il fatto sarebbe accaduto proprio ieri, 29 gennaio, nel centralissimo quartiere Africano (Via Tigrè, ndr.): una coppia di carabinieri avrebbe deciso di controllare il ragazzo e perquisirlo per strada, dopo aver notato un certo nervosismo da parte dello stesso rapper…

L’11 febbraio il processo

Ketamina e marijuana, queste le sostanze trovate in possesso del giovane Gemitaiz, arrestato dai carabinieri di Roma con l’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti. Le forze dell’ordine avrebbero rinvenuto nella sua abitazione una serie di bilancini e registri: presumibile, pertanto, una vera e propria attività di spaccio. Naturale la difesa di De Luca: “Erano esclusivamente per uso personale“. Il prossimo 11 febbraio Gemitaiz dovrà recarsi in tribunale per rispondere dell’accusa, nell’attesa starà agli arresti domiciliari (a casa della madre).

Come racconta il quotidiano Repubblica, Gemitaiz è rimasto di sasso, di fronte ai carabinieri che gli intimavano di condurli presso la sua abitazione, per un controllo ulteriore. Detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio, questa l’accusa per il rapper (vero nome Davide De Luca) parecchio noto e non solo nell’ambiente capitolino: basti pensare che la sua pagina Facebook pullula di fan, oltre quota 200 mila. L’11 febbraio, giorno fissato per l’udienza in tribunale, il legale dell’artista, insieme con il suo stesso assistito, decideranno se optare per il rito abbreviato, oppure per un eventuale processo con rito ordinario.

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