Un duetto di valore, ma ne parliamo (e lo vediamo) più avanti. Da “Persone silenziose” a “La mia città”, da “Mare mare” a “L’amore che cos’è”. Cosa dire di più di fronte al talento e alla professionalità di Luca Carboni? L’altra sera (5 febbraio, ndr.) si è reso protagonista di un concerto pieno di belle sensazioni. Vibranti, proprio come le pareti dell’Auditorium Parco della Musica: Roma in festa, lui argento vivo sul palcoscenico, imbraccia la chitarra e sembra più vivo che mai. Una seconda giovinezza che arriva a pochi mesi dalla pubblicazione del suo ultimo album-raccolta “Fisico & Politico” (GUARDA QUI IL VIDEO CON FABRI FIBRA).
In scena vanno le sue canzoni, tante, ma non solo: c’è spazio pure per un sentito omaggio all’amico Lucio Dalla. Ascoltare, una volta ancora, “Piazza Grande” fa stare bene e impreziosisce una serata da ricordare.
Il concerto
Luca Carboni riempie di gioia (e di gente, è sold out) l’Auditorium di Roma: bravo a tenere salda l’attenzione del pubblico che sta in silenzio, quando tocca ascoltare le ballad più intense, profonde (“Silvia lo sai” o “Persone silenziose”, solo per citarne un paio) e che idealmente si alza in piedi e batte le mani come fosse un altro show. E’ il caso di pezzi storici e coinvolgenti, pezzi che sono ancora oggi nelle orecchie di tutti, come “Mare mare” e “Ci vuole un fisico bestiale”. Poi, arriva il duetto, anzi i duetti. Performance d’eccezione per Biagio Antonacci che accompagna Carboni in “Primavera”. Il cantante milanese è stato, infatti, l’ospite a sorpresa del “Fisico & Politico Tour”. Luca Carboni, a tal proposito, ha svelato che Biagio, per cantare, ha usato le cuffie del suo smartphone.
Sul palcoscenico romano è salito anche il figlio di Pierangelo Bertoli, Alberto, per eseguire la canzone di suo padre “Eppure soffia”, ovviamente al fianco di un ispiratissimo Carboni.
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