La donna oggetto, la donna ridotta a schiavitù. Da una parte. Dall’altra, la donna che comanda, che da’ ordini, che governa il corso degli eventi. Sono gli opposti che si uniscono gli elementi alla base di “Work Bitch”, il nuovo videoclip di Britney Spears, rilasciato la notte tra l’1 e il 2 ottobre (in Italia). Sul canale VEVO ancora pochissime visualizzazioni, ma c’è da scommettere che nel giro di poche ore arriveranno cifre record…
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“Work Bitch”
Tra la notte e il giorno, quando sono in molti a sognare. Era l’alba in Italia, più o meno, e con un semplice clic – dall’altra parte del mondo – diventava pubblico il nuovo videoclip di Britney Spears, “Work Bitch”. Il deserto, lei davanti allo specchio, dannatamente bella e patinata: una fuoriserie ad alzare la polvere e a fare da cornice ad uno spettacolo di donne con addosso maschere e completini borchiati. Brit che tiene tutti (anzi, tutte) sotto scacco, tra fruste e guinzaglio. Alla base è il valore del lavoro, quello vero, la determinazione che deve dare la carica ogni giorno, pur di raggiungere l’obiettivo…
“Vuoi un corpo da urlo, vuoi una Bugatti, vuoi una Maserati, allora lavora strxxxa (…) Vuoi una vita da sogno, vivere in una grande villa, fare festa in Francia, allora lavora strxxxa…“. Un invito (violento) al lavoro, quello vero, al sacrificio. Questo (e non solo) è l’ultima Britney Spears e la sua “Work Bitch”. Dopo il rilascio del videoclip, adesso si pensa al nuovo album: arriverà il prossimo 3 dicembre. L’ottava fatica discografica in studio di Brit (Will.i.am ha dato il suo contributo creativo) sarà, a quanto pare, un po’ diversa dalle precedenti.
(screenshot by VEVO)
